Introduzione: Vinzenz Senoner, Philipp Messner
Willy Messner percorre nuove strade ed esplora mondi sconosciuti,
restando però sempre fedele alle tecniche della tradizione: si potrebbe
riassumere così il lavoro di Willy Messner. Nato il 14 maggio 1942 ad
Ortisei, ha appreso i fondamenti dell’intaglio nel laboratorio del
padre, per poi frequentare la Scuola d’Arte di Ortisei. Già nei suoi
anni di apprendistato sentiva il forte bisogno di staccarsi dalla
tradizione della valle natia e di intraprendere una ricerca personale.
Lo stile di molte sue opere rimanda vagamente alle sculture romaniche,
capaci di emanare un senso di pace e di profonda serenità. Molto attento
nella scelta dei materiali, Messner utilizza diversi tipi di legno,
cercando quello che di volta in volta si adatta meglio al tipo di
intaglio. Per i presepi, uno dei suoi soggetti preferiti, usa anche le
radici della pianta di noce. Abile intagliatore, si cimenta con successo
anche nella scultura della pietra. Pregevoli sono alcuni suoi lavori in
bellerofonte, una pietra calcarea di colore scuro che compone la
stratificazione rocciosa delle Dolomiti. Con il suo stile e le sue
composizioni lo scultore gardenese è oramai approdato al successo
internazionale, come dimostrano le numerose mostre personali allestite
in Austria, Germania e Svizzera.
Introduzione: Vinzenz Senoner, Philipp Messner
Willy Messner percorre nuove strade ed esplora mondi sconosciuti,
restando però sempre fedele alle tecniche della tradizione: si potrebbe
riassumere così il lavoro di Willy Messner. Nato il 14 maggio 1942 ad
Ortisei, ha appreso i fondamenti dell’intaglio nel laboratorio del
padre, per poi frequentare la Scuola d’Arte di Ortisei. Già nei suoi
anni di apprendistato sentiva il forte bisogno di staccarsi dalla
tradizione della valle natia e di intraprendere una ricerca personale.
Lo stile di molte sue opere rimanda vagamente alle sculture romaniche,
capaci di emanare un senso di pace e di profonda serenità. Molto attento
nella scelta dei materiali, Messner utilizza diversi tipi di legno,
cercando quello che di volta in volta si adatta meglio al tipo di
intaglio. Per i presepi, uno dei suoi soggetti preferiti, usa anche le
radici della pianta di noce. Abile intagliatore, si cimenta con successo
anche nella scultura della pietra. Pregevoli sono alcuni suoi lavori in
bellerofonte, una pietra calcarea di colore scuro che compone la
stratificazione rocciosa delle Dolomiti. Con il suo stile e le sue
composizioni lo scultore gardenese è oramai approdato al successo
internazionale, come dimostrano le numerose mostre personali allestite
in Austria, Germania e Svizzera.