20.10.2024 -
10.11.2024
Inaugurazione: 19.10.24 - ore 17:00
Introduzione: Emanuel Valentin, direttore del Forte di Fortezza e del museo Eccel Kreuzer, in dialogo cun l'arista
Buffet ladin
Aperto tutti i giorni dalle ore 15:00 alle 18:00
;
Lunedì chiuso
La fotografia è uno strumento ideale per mostrare le sfumature del tempo, i suoi effetti, le sue conseguenze, ma anche le sue premesse. Non il prima e il dopo, ma il come e il perché in una presunta eternità simultanea degli eventi si condensano in un tentativo assurdo eppure improbabile di fissare il presente.
Gli interventi di Giancarlo Lamonaca rappresentano prima di tutto una sfida all'idea di realtà insita nel concetto di fotografia e aprono nuovi fronti di dialogo con l'esistente. Si tratta di azioni fisiche e simboliche che riflettono il fascino dell'ambiguo legittimo. L'impulso alla registrazione non è sufficiente: l'obiettivo è comprendere che ogni elemento realistico nasconde o implica qualcosa di ambiguo, evasivo, misterioso. È il bisogno di ampliare e distorcere il mondo reale conosciuto attraverso uno schema concettuale, mostrando come ogni forma di (ri-)conoscenza custodisca in sé un repertorio immaginario potenziale e ipotetico. Seguendo l'aforisma di Werner Heisenberg, secondo cui l'artista è capace di "penetrare la realtà dall'interno", siamo chiamati a cercare ciò che non esiste, l'alternativa possibile, il volto diverso del mondo.
È sempre un po' folle voler superare i confini del "fotografabile". Significa smascherare tutta l'ambiguità della fotografia, lasciarsi impressionare dalla sua seducente finzione. Ma non è forse l'ambiguità eterna o l'effimero delle immagini: mostrare e nascondere allo stesso tempo, ritrarre il mondo e allo stesso tempo cambiarlo? Anche in questo ciclo di lavoro tutto può essere continuamente osservato, riorganizzato e ricomposto. È come se nulla fosse mai fissato e mai realmente "visto". "È in questo limite impossibile del mondo fisico", scrisse il fotografo Luigi Ghirri, "che la fotografia trova significato".
Introduzione: Ursula Panhans-Bühler
Tutti i giorni dalle 16:00 - 19:00
Lunedì chiuso
Buffet: Cafè Karin
Superfici, digitalmente intrecciate
I processi di immagine analogici come la pittura e il disegno, la stampa tradizionale e il celluloide per foto e film, in pochi decenni sono stati accantonati in favore di un profluvio di immagini digitali.
I mondi visivi digitali - che si tratti di ricostruzioni palesemente artificiali o di rappresentazioni simulate di tutto ciò che si presenta davanti al nostro obiettivo - sono diventati delle mascherate, spesso dal taglio allucinato.
In modo artistico, il lavoro fotografico di Andreas Linder estrae della registrazione digitale delle immagini, episodi poco rilevanti ma completamente inediti, basandosi sui fondamenti della nostra percezione e della nostra memoria, che interferiscono con la ricezione creando un correttivo e un’opposizione sorprendente.
Andreas Linder (*1977) si è diplomato presso il Liceo Artistico di Ortisei (sezione Scultura), ha conseguito una laurea in Design della Comunicazione presso l'ADB Accademia di Design di Bolzano, oggi Libera Università di Bolzano, e un Master in "Nuove tecnologie per le arti" presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia. Dedica la sua ricerca artistica all'interfaccia tra acquisizione, riproduzione e ricezione delle immagini.
Linder insegna al liceo artistico Cademia di Ortisei.
Introduzione: Lisa Trockner
Tutti i giorni dalle ore 16:00 alle 19:00
Martedì, mercoledì e venerdì anche dalle ore 20:30 alle 22:30
Lunedì chiuso
Buffet: Chalet Gerard
Con il termine introiezione (dal latino intro = 'dentro' e iacere = 'gettare') la psicologia definisce la caratteristica umana di incorporare pensieri, sentimenti e atteggiamenti altrui.
Sigmund Freud intende per introiezione l'accettazione di visioni morali e di vita delle persone con cui il bambino si identifica.
Figure di bambini sono da sempre al centro della creazione artistica di Gehard Demetz. "I bambini si interrogano sull'origine del male e sull'insorgere di certi comportamenti, nella consapevolezza di perdere, crescendo, la capacità di percezione del proprio inconscio, ma al contempo di acquisire la possibilità di controllo sulla propria realtà", spiega Gehard Demetz. "Penso che l'affermazione di Boris Groys, secondo cui siamo un museo dei geni, si rifletta soprattutto nei bambini fino all'età di otto anni. Per questo motivo, il mio interesse è rivolto principalmente alla fertilità e al potenziale creativo dell'essere umano nei suoi primi anni di vita, cioè nel periodo in cui il carattere non è ancora definitivamente formato e tutto è possibile in un fluido dispiegarsi".
Gehard Demetz (nato nel 1972) vive e lavora a Selva di Val Gardena. Le sue sculture si distinguono per una straordinaria perfezione, che non è né retorica né classica. Allo stesso tempo attraenti e inquietanti, le opere di Demetz suscitano curiosità ed entusiasmo in tutto il mondo.
Dal suo debutto nel 2005, Demetz è stato invitato a esporre da gallerie rinomate. Le sue sculture sono state esposte in numerose mostre e fiere d'arte, tra cui il MACRO di Roma, in diversi musei e gallerie negli Stati Uniti (New York, Los Angeles, Miami), in Spagna, Germania e Corea, all’Art Basel e in Cina.
Introduzione: Marco Forni
Tutti i giorni 16:00 – 19:00
Martedì,
mercoledì e venerdì anche dalle 20:00 – 22:00
Lunedì chiuso
Il dialogo è la
base di una convivenza rispettosa e cooperativa. Permette alle persone
di scambiarsi idee, comprendersi e trovare soluzioni insieme. Anche il dialogo tra uomo e natura si basa su un rapporto
reciproco e su un'interazione rispettosa. Quando Armin Grunt prende in mano la motosega, è la
natura a indicare la direzione. I movimenti agili dello scultore seguono la
direzione della crescita del legno, conferendo al materiale naturale la sua
espressione individuale. Il dialogo non si ferma mai. E nel frattempo, ci
trasformiamo continuamente, consapevolmente o inconsapevolmente, così come si
trasforma il nostro ambiente. Tutto è in continuo movimento. In quale direzione,
resta da vedere.
Armin Grunt
(1969*) ha frequentato la Scuola d'Arte in Val Gardena e dal 1992 lavora come
artista indipendente. È membro di UNIKA e ha presentato le sue opere in diverse
mostre sia in Italia che all'estero. Armin Grunt ha anche partecipato a
numerosi concorsi di sculture di neve e ghiaccio, tra cui in Canada, USA e
Russia.
Introduzione: Lukas Plancker
Tutti i giorni 16:00 – 19:00
Lunedì chiuso
Hugo Senoner appartiene a quegli artisti che hanno completato la formazione
classica da scultore: frequenza della Scuola d'Arte di Selva di Val Gardena,
apprendistato presso un maestro scultore e conseguimento del diploma di
maestro. Dopo di che, Hugo Senoner lavora come autonomamente per vari committenti
privati e partecipa a diverse mostre collettive, tra cui la prima edizione di
UNIKA. Senoner è membro dell'Associazione artigianato artistico di Selva di Val
Gardena. Dopo una mostra a Monaco di Baviera nel 2007, quella nel Tublà da Nives è
la seconda mostra personale di Hugo Senoner, la prima in Val Gardena.
Negli ultimi dieci anni, Senoner si concentra principalmente su opere molto
personali. Le figure sono caratterizzate da una grande originalità e non
aspirano alla perfezione. Sono piuttosto istantanee di varie scene quotidiane,
che fanno sorridere, ma anche riflettere. La mostra "Mumënc", cioè Momenti, pone l'accento proprio su
questi ultimi lavori di Senoner, ma dà spazio anche a opere precedenti.
08.05.2024 -
19.05.2024
Orario della mostra: tutti i giorni dalle 16:00 alle 19:00
Lunedì chiuso
La scuola in mostra
Studentesse e studenti della Scuola professionale per l’artigianato artistico mostrano i propri lavori, che si
tratti di scultura in legno, pittura con diverse tecniche, disegno e
progettazione, o modellazione. Anche la grafica e i nuovi media trovano spazio
nelle sale espositive del Tublà da Nives.
Inoltre, i partecipanti al corso di specializzazione per scultura in legno espongono
le proprie opere.
La mostra presenta l'intera gamma di materie offerte dalla scuola e offre ai
giovani artisti un ampio spazio creativo.
13.04.2024 -
01.05.2024
Orario: tutti i giorni tranne lunedì dalle 16:00 alle 19:00.
Artiste e artisti partecipanti: Rut Bernardi, Alberto Boschetti, Franz Canins, Caroline Comploi, Egon
Comploi, Arnold Holzknecht, Albert Moroder, Gustav Perathoner, Gregor
Prugger, Giuseppe Rumerio, Roland Senoner, Christian Verginer, Adolf
Vinatzer, Johannes Wassermann.
Il gruppo "Lia Uciei Gherdëina" è un'organizzazione giovane che si propone di conoscere e proteggere la flora e la fauna autoctone. Le attività del gruppo includono escursioni, progetti scientifici e molto altro ancora. Grande attenzione è rivolta all'avifauna locale, alla quale è dedicata anche la mostra – la prima organizzata dall’associazione - presso il Tublà da Nives. Attraverso vari mezzi, sia scientifici che artistici, come sculture e installazioni, la mostra offre uno sguardo affascinante sul mondo dell'ornitologia. Il caleidoscopio di colori, l'eleganza funzionale delle piume e la prospettiva dall'alto sul mondo. Le melodie delle migrazioni degli uccelli, i nidi con le loro storie e leggende invitano alla riflessione. La mostra offre l'opportunità di avvicinarsi al tema in modi diversi, aprendo nuove prospettive e riconoscendo così queste straordinarie creature e il loro habitat come meritevoli di protezione.
Tutti i giorni 15:00 - 18:00;
Lunedì e 24.12. chiuso
Una collaborazione di Tubà da NIves con il Südtiroler Künstlerbund.
Artisti e artiste partecipanti: Anna Anvidalfarei, Manuel Bauer, Caroline Comploi, Manuel Dander, Felix Mahlknecht, Damian Piazza, Julia Prugger, Leonora Prugger, Elisa Rungger, Céline Silbernagl, Valeria Stuflesser, Tobias Tavella
Curata da Greta Langgartner e Lisa Trockner.
20.10 - 18.11.2023
Tutti i giorni tranne lunedì dalle ore 15:00 alle 18:00.
Introduzione: Markus Klammer
Buffet: Hotel Frëina
Tutti i giorni 16:00 – 19:00;
domenica anche 10:00 – 12:00;
lunedì chiuso
La valle e la montagna, la parete e la distesa, il margine e la vista. Il fiume, lo stacco e il liscio. Il reale e il ricordato, l'appreso, la deviazione e il sole tra gli alberi.
La campagna e la città. L'aperto e il limitato. La fragilità...
La distanza – il vis-à-vis. La lontananza e il lungo cammino. La terra sotto i piedi, il vecchio e il nuovo. L'albero e il legno. Il possibile, il contesto. La tecnica, la crescita... La mano e la comprensione.
La visione, la tradizione. Il processo, il tempo e i pensieri - il materiale. Il fare, l'illusione. Il costruito, il vento e la luce all'ombra delle nuvole.
Ciò che non è mai stato non sarà mai...
Tutti i giorni tranne il lunedì dalle 16:00 alle 19:00;
martedì, mercoledì e venerdì dalle 20:00 alle 22:00;
Fabrizio Senoner - Successo
Nella mostra personale, l'artista "Biz" di Santa Cristina ricerca la natura contrastante del successo mettendo in discussione la nostra concezione dello stesso e invitandoci a farci domande sulle definizioni convenzionali e sulle aspettative che circondano questo concetto. Senoner analizza la dicotomia tra il raggiungimento del traguardo e la sconfitta segreta che si cela dietro. Attraverso un viaggio poliedrico tra installazione, pittura e performance che partono da esperienze personali dell'artista si esplorano tematiche sociali e di attualità con cui si confronta un giovane gardenese al giorno d'oggi.
03.06.2023 -
01.07.2023
Vernissage:
Venerdì 02.06.2023 - 20.00
Testi di Miriam Unterthiner
03.06. - 01.07.2023
Tutti i giorni dalle 15.00 alle 18.00
Lunedì chiuso
25.05.2023 -
27.05.2023
Non esiste regola che determini la durata di un processo creativo per dare forma a un'idea. A volte ci vogliono anni, a volte basta un momento. Nei giorni dal 25 al 27 maggio 2023 si terrà la seconda edizione di Match Art nel Tublà da Nives a Selva. Match Art è l'incontro tra quattro persone che lavorano nel campo creativo e artisti di forme d'arte differenti che accettano la sfida di lavorare assieme per tre giorni nel Tublà da Nives. Il fine di quest'azione è quello di rendere possibile un'incontro interdisciplinare e sostenere una produzione artistica nuova firmata Tublà da Nives. Gli artisti lavorano insieme tutto il giorno e non hanno presso che nessun cotatto con altre persone se non gli altri partecipanti. Attraverso questa mini residenza artistica vogliamo dare spazio ad evoluzioni artistiche, dove si creano nuove collaborazioni e dimensioni.
Per la seconda edizione di Match Art si uniranno 4 professionisti della Val Gardena: Luca Langgartner, Milena Holzknecht, Jan Andrea Moroder, Anastasia Kostner.
Luca Langgartner è un cantante, compositore e esperto nel campo dell'acustica. Anastasia Kostner é una ballerina contempiranea che vive, lavora e insegna nei Paesi Bassi. Milena Holzknecht é una video editor che lavora internazionalmente e Jan Andrea Moroder é un videomaker e fotografo. Un'esplosione di competenze e creativitá - non vediamo l'ora di vedere il risultato!
Introduzione: Danila Serafini
Orario: tutti i giorni dalle ore 15:00 alle ore 18:00
Lunedì chiuso; chiuso anche il 25.04. (festa nazionale)
Inaugurazione: 11.03.2023 - 19.30
Tutti i giorni: 15.00 - 18.00
Lunedì chiuso
La mostra presenta una limitata selezione di lavori fotografici dell’ultimo decennio: paesaggi e scorci naturali, ma anche decisamente antropizzati. Praticamente assenti invece, le persone. Argute, stampate su carta fotografica e realizzate sotto forma di due videomontaggi, le opere sono frammenti di una dimensione temporale e spaziale che, anacronisticamente, sfugge all’ordine del motivo: spazia dai ghiacci perenni in estinzione agli apocalittici deserti rocciosi, si sofferma su zone industriali e cantieri, strade solitarie, distese di campi, sponde, prati, boschi e zone di transizione.
Attraverso una riduzione stilistica e cromatica, Gustav Willeit riesce a trasformare in ambienti privati i luoghi della memoria collettiva. Le sue composizioni si limitano all’essenziale, private come in un “reset” dell’eccedenza che distrae lo sguardo. A restare sono trame, superfici e strutture a formare nella mente immagini che esulano dalla vista come meccanismo razionale. Con Willeit la percezione diventa solitaria, un privilegio dell’isolamento, paragonabile all’ascolto della musica con le cuffie in mezzo a una folla. Tecnicamente, l’opera del fotografo si muove fra la mera riproduzione di motivi reali e la loro manipolazione e costruzione sullo schermo. Willeit sa sfruttare le possibilità offerte dalla tecnologia digitale per rendere giustizia al proprio codice grafico, tra il naturale e l’artificiale.
Nelle opere fotografiche qui esposte, Willeit rinuncia alle alienazioni informatiche lasciando tuttavia le immagini prive di tratti documentaristici o associativistici, perseguendo invece l’ambizione di ricavare dalle rilevazioni nuove realtà cerebrali. A sottolinearlo e ad essere sintomatici della sua intera opera, sono i colori opachi sullo sfondo di un cielo sempre grigio. Non di rado, e come in un White Cube, i motivi si collocano su un fondo privo di contesto, a evidenziare lo sguardo tutt’altro che giudicante dell’artista. Gli sfondi monocromatici assumono la funzione di variabili provvisorie, destinate a rafforzare la consapevolezza mentale delle immagini.
Lisa Trockner
INAUGURAZIONE: Ve/Fr. 27.01.2023 - 18.00
Introduzione: Greta Langgartner, art-director Tublà da Nives
28.01. - 26.02.2023
tutti i giorni: 15:00 - 19:00
Lunedì chiuso
INAUGURAZIONE: Ve 22.12.2022 - 18.00
Introduzione: Camilla Nacci
Intermezzo: Dunja Ilic (flauto) Maria Chiara Mosna (violino)
Alessandro Ruocco (tastiera)
23.12.22 - 22.01.23
tutti i giorni: 15.00 - 18.00
24.12. & 31.12. chiuso
Dal 06.01.23: chiuso il lunedì
Invitiamo con piacere all'inaugurazione il 02.12.2022 alle ore 18.00 presso il Tublà da Nives. Martina Peter si occuperà dell'introduzione e il buffet sarà offerto dal Bistro B24 di Selva Gardena. Intermezzo musicale di Ivan Schenk
Werner Dejori è un fotografo appassionato. Le sue immagini, per lo più paesaggi immersi nella neve, maestose cime montuose o misteriose riprese di foreste, fanno emergere l'immensità e la potenza della natura ai nostri occhi. La rappresentazione in bianco e nero e l'elevato contrasto delle immagini creano una fortissima plasticità delle masse raffigurate, che improvvisamente ci appaiono tangibili.
La mostra è allestita presso la Tublà da Nives fino al 18.12.2022, tutti i giorni dalle 16.00 alle 19.00.
Vernissage: sabato 08.10. 2022 - 18.00
Introduzione: Brigitte Matthias
09.10. - 30.10.2022
tutti i giorni 16.00 - 19.00
lunedì chiuso
Una mostra con dipinti di Felix Malnig, gioielli ed oggetti di Haldis Scheicher e fotografie di Roland Ferrigato. Indipendentemente l'uno dall'altro, i tre hanno affrontato il tema comune degli sport invernali in modi diversi.
Mentre Haldis Scheicher si occupa dei materiali e degli oggetti d'uso e consumo del mondo dello sci, il pittore Felix Malnig documenta come il turismo stia cambiando il paesaggio alpino. Roland Ferrigato, originario dell'Alto Adige, mette a sua volta in gioco gli oggetti di Haldis Scheicher nelle sue foto ponendoli su un nuovo livello attraverso la sua interpretazione.
Egon Dejori - Limit
04.09. - 25.09.2022
Vernissage: sabato 03.09.2022 alle ore 20.30
Nel lavoro di Egon Dejori è la persona ad essere in primo piano. Nella prima parte della mostra personale fotografie di grande formato mostrano coloro che nei i suoi viaggi a Cuba gli hanno aperto porte e cuori. Dejori affronta i temi della dignità umana, della libertà e della sicurezza e, attraverso le sue immagini, offre uno sguardo unico sulla sfera privata e sulle dinamiche del mondo in cui viviamo. La mostra è composta da video, rendering 3D, fotografie e installazioni, e offre approcci sottili e umoristici a una critica sociale un po' diversa.
La mostra è aperta tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 16.00 alle 19.00. Il venerdì anche dalle 20:30 alle 22:00. Non vediamo l'ora di darvi il benvenuto nel Tublà da Nives.
VERNISSAGE 04.08.2022 - 19:30
Moderazion | Presentazione | Moderation:
Greta Langgartner, art-director Tublà da Nives
Ntroduzion | Introduzione | Einführung: Karin Pernegger
Performance by Daniela Oberegger
Buffet: Pardatscher
MOSTRA | AUSSTELLUNG
05.08. - 20.08.2022
Tutti i giorni: 16:00 - 19:00
Domenica, mercoledì e venerdì 20:30 - 22:00
Lunedì chiuso
Inaugurazione: Venerdì 08.07.2022 - ore 20
Introduzione: Eva Gratl, cultural publicist.
Intermezzo: Laura, Lukas, Maxi & Tanja
09.07. - 31.07.2022
Tutti i giorni: 16:00 - 19:00
Domenica, mercoledì e venerdì: 20:30 - 22:00
Lunedì chiuso
“Chiec", il plurale di silenzio, sottolinea Peter Demetz, collocando la sua attuale mostra personale in questo termine poliedrico e metaforico. Nelle sue stanze, che si presentano come un palcoscenico, le figure stanno ferme e dialogano in silenzio, persistono nello spazio. Il tempo si ferma anche nei luoghi del pensiero che come un’installazione formano uno spazio nello spazio. Per raggiungere questi "chiec", l'artista ha scelto un percorso specifico che riesce ad attirarci in ambienti di profondità dall'atmosfera unica. Vediamo figure in semi-rilievo, due, tre, spesso anche sole, in piedi nei loro spazi auto-creati. Partendo da centinaia di fotografie che scatta alle persone nelle strade e nelle piazze, l’artista riesce a sviluppare i suoi scenari figurativi del pensiero. Le persone stanno come in piccoli cofanetti teatrali, ci voltano le spalle, guardano fuori dalle finestre, negli specchi. Si soddisfano di se stessi nella loro "scatola luminosa" e non sembrano dimostrare alcuna complicità. Non proiettano ombre in queste stanze senza mobili. Peter Demetz lavora come un regista, crea dei teatri da camera in legno presentando scene di quotidianità. Stiamo con le braccia conserte, le gambe parallele, o casualmente piegate, un braccio all'orecchio che sostiene la testa, in piedi nel nostro mondo, pensando: a cosa? e perché? Le pose rappresentano immagini interne di immagini esterne perché possiamo solo immaginare dove vada a finire lo sguardo di quelle figure. Sebbene siano ritratti, mancano di qualsiasi caratteristica riconoscibile; si tratta di scene della sua percezione artistica, riflessioni su osservazioni personali. Riflessione è la parola chiave che accompagna l’arte di Peter Demetz in questa mostra. Si tratta di una riflessione su se stessi, sui riflessi del mondo interiore che si rovesciano nei silenzi dell'artista.
Eva Gratl
15.05.2022 -
03.07.2022
Inaugurazione 14.05.2022
17:00: Vallunga: Performance con Flying Piano
18:00: Tublà da Nives
Mostra colletiva con Silvia Capuzzo, Jasmine Deporta, Lia Mazzari, Veronica Moroder, Martin Pöll, Barbara Prenka, Christine Runggaldier, Tobias Tavella e Fabio Zindaco. Curatrici: Sarah Solderer e Mara Vöcking.
I paesaggi sognano? Ponendoci questa domanda vogliamo* entrare in uno stato di dormiveglia, chiudere gli occhi e soffermarci per un momento. Vogliamo ricordarci di sensazioni ed esperienze del passato e sogni del futuro. I sogni rappresentano il processo di elaborazione della nostra realtà quotidiana e fungono da fonte d’ispirazione e di creatività. Questo stato intermedio ci permette di pensare in modo diverso, nuovo e libero, sospendendo temporaneamente le leggi spaziotemporali. I paesaggi e la loro complessità cominciano a sognare e a ridefinirsi. Emergono nuove costellazioni, idee e immagini, ma l’accesso ci rimane inconcesso. I sogni sono privati e individuali - solo quando il paesaggio ci racconta la storia del suo sogno ci rende partecipi. La mostra cerca di dare questa voce al paesaggio attraverso l’arte.
Sfidiamo lo status quo e offriamo una prospettiva alternativa. Dare ai paesaggi il diritto all'autodeterminazione, a non essere sfruttati e distrutti, sono sogni di un futuro equo. Come vogliamo plasmare i paesaggi e come possono essi esserne partecipi? Cosa sognano i paesaggi?
Gli artisti presenti rappresentano i tre gruppi linguistici ladino, tedesco e italiano e sono originari della provincia. La mostra avrà luogo dal 15.05.2022 al 03.07.2022 presso il centro culturale Tublà da Nives a Selva di Val Gardena. Orari di apertura: Giovedì e venerdì 16:00-19:00, sabato e domenica 10:00-12:00 / 17:00-20:00.
Inaugurazione: Ve. 22 aprile 2022 alle ore 18:00
Presentazione: Greta Langgartner, art-director
Introduzione artistica: Marina Manfredi, prof.ssa presso l'Accademia delle Belle Arti di Venezia
Una delle qualità che emerge nella produzione artistica di Obletter è la coerenza strutturale intrinseca ad ogni sua opera. Secondo la prassi scultorea di impronta michelangiolesca da lui attuata, il corpo umano, inizialmente visto come massa volumetrica, viene ridotto e semplificato fino a tradurlo in una figura che abita il limite fra forma figurativa ed astratta diventando una moderna cariatide saldamente avvolta nello spazio.Le articolazioni corporee inverano un artistico paradosso, ovvero la negazione di ciò che costituzionalmente è invece loro proprio: il movimento al quale invece allude l’aria che le circonda ed attraversa.
Lo stesso materiale preferito dall’artista, il marmo, riarca l’immobilità della forma, di una forma apollinea che sembra sfidare con la sua stabilità il trascorrere del tempo. La natura, importante punto di partenza per la sintesi figurativa di Obletter, viene interpretata in modo da delineare una regione in cui la memoria visiva incontra la fantasia creatrice: le rientranze, le sporgenze di una scultura imprigionano la mutevolezza delle forme naturali per tradurle in un’immagine imperitura che genera quella illusione di eternità a cui aspirava Canova.
Le sculture di Obletter comunicano con la nostra interiorità percettiva ed emozionale generando un visibile nuovo e altro in cui l’opera diventa la concretezza fantastica dell’umano in un dialogo infinito tra l’immaginare e il vedere.
Marina Manfredi
01.04.2022 -
10.04.2022
Mostra degli alunni del Liceo artistico "Cademia" e della Scuola Professionale per l'artigianato artistico
INAUGURAZIONE ve. 1 aprile 2022 alle ore 10:30
Orario della mostra: venerdì, sabato e domenica: 10-12 / 16-19
Lunedì - giovedì: 16-19
Mostra di Scultura
Inaugurazione: Ve 17.12.2021 - 18:00
Introduzione: Hans Heiss
18.12.2021 - 09.01.2022
Tutti i giorni: 16:00 - 19:00
24.12. & 31.12.: chiuso
INAUGURAZIONE ve. 8.10.2021 - 20:30
Introduzioni: Paola Bassetti e Valeria Stuflesser
Orario della mostra:
Tutti i giorni dalle ore 17:00 alle ore 20:00
Domenica: 10:00-12:00 / 17:00-20:00
Lunedi chiuso
SIMON OBERBACHER
Quella di Simon Oberbacher è una scultura arcaica. Richiama i primordi del genere umano, le prime forme realizzate per trasportare cibi o liquidi, ma già presenti in natura (l’uovo). Da un unico pezzo di legno l’artista realizza grandi ciotole, forme essenziali legate al tema antico del ventre materno. Le rende sottili lasciando che in essiccazione il legno si muova, giungendo, come risultato finale, ad una vitale asimmetria anche espressa da piccole fratture che infine l’artista sutura con interventi decorativi. (Andrea Baffoni)
PAOLO ROSSETTO
Con la mia pittura surrealista esprimo un lungo e accorato dialogo tra uomo e natura sottolineando la realtà umana nelle sue svariate forme. Esprimo intrinsechi messaggi capaci di coinvolgere la mente ed i sentimenti. L‘uomo si dimentica di far parte della natura da cui esso è chiamato, per cui circondati dalla natura siamo natura ed è questo il mondo che mi ispiro. Un mondo che rappresento mescolando pensieri, sogni, sentimenti, le cose più dissimili portate ad un tutt‘uno con l‘essere umano. È una metafora della vita. Per me la natura è un forte richiamo, una sorta di vocazione.
L’albero, che è al centro dei miei dipinti, è simbolo di vita. Vita che nei miei quadri è accompagnata dall’albero che la delinea e ne è fonte e tutore e, se vogliamo il tema sottinteso è anche quello della madre natura e quindi della donna. Donna che rappresenta il ciclo naturale con fecondità, nascita, vita e morte mettendo in risalto il sentimento che da essa scaturisce.
Inaugurazione Ve 03.09.2021 - 18:00
Introduzione: Brigitte Matthias
04.09. - 26.09.2021
Tutti i giorni: 16:00 - 19:00
Domenica: 10:00 - 12:00
Lunedì chiuso
Le opere di questa mostra si dividono in tre gruppi che possono essere attribuiti al tema delle transizioni:
• La transizione da uno stato d’essere a un altro, dalla vita alla morte, che include i motivi pittorici di natura morta così come i ritratti con gli occhi chiusi.
• La transizione da elementi pittorici concreti a composizioni astratte - le immagini in collage e tecnica mista.
• La transizione nel paesaggio come proiezione di condizioni psicologiche - la montagna come muro minaccioso e d`altra parte come aspro paesaggio montano la cui freddezza ostile si bilancia con la bellezza. La montagna come un lontano luogo di desiderio all’orizzonte dove il cielo allarga lo spazio pittorico.
Questi temi di transizione e trasformazione, che si riferiscono alle domande filosofiche fondamentali della nostra esistenza umana: “Da dove veniamo, dove andiamo?”, accompagnano il lavoro di Gotthard Bonell dall’inizio della sua carriera artistica. Si muove così nel contesto delle correnti intellettuali europee dalle nature morte vanitas del barocco alle domande dell’esistenzialismo, sull’estraneità dell’uomo in un mondo minaccioso, ma anche sulla libertà e l’autoresponsabilità di creare un significato.
INAUGURAZIONE: Giovedì 5.8.2021 - 18:00
Introduzione: Alessandro Casciaro
Orario
Tutti i giorni: 16:00 - 19:00
Domenica, martedì, mercoledì e venerdì 20:30 - 22:00
Ces (teste) è un percorso spirituale nel luogo della coscienza e della ragione, è una sequenza di stati d’animo, di emozioni ed esperienze che coinvolgono ognuno di noi nel nostro vivere quotidiano. È soprattutto una riflessione laica sul tema, sempre attuale, dell’umana esistenza e sui valori del tempo e della ratio, oggi ancor più presenti alla luce degli eventi storici che stiamo vivendo.
Ces (teste) è contemporaneamente un percorso fisico che si sviluppa nelle quattro sale espositive del Tublà da Nives costituito da 17 sculture in bronzo o in gesso, in formati diversi e realizzate da Lois Anvidalfarei nel corso dell’ultimo ventennio, in dialogo con una serie di disegni relativi allo stesso soggetto.
INAUGURAZIONE: 2 luglio 2021 - ore 18:00
Introduzione: Marco Forni
Intermezzo: Duo "Moritz & Julian"
Orario mostra: tutti i giorni: 16.00 - 19.00
domenica, martedì, mercoledì e venerdì: 20.30 - 22.00
Noi ereditiamo, portiamo dentro di noi, fin dalla nascita, trucioli di vita di altri che ci hanno preceduto. Di chi abbiamo bisogno? Di noi, certo, ma non di meno degli altri. È grazie a loro che impariamo a conoscerci meglio e non solo limitarci a esistere, a consumarci come un oggetto qualsiasi usa e getta. Il dialogo è anche una composizione musicale a due voci. Nel corso di un dialogo può prendere forma un’armonia o anche una disarmonia, come nella musica.
Inaugurazione: Ve. 28.05.2021 - ore 18:00
Introduzione: Elio Vanzo
Intermezzo: Martin Holzknecht
Orario d’apertura: martedì-domenica 16:00-19:00
Lunedì chiuso
> GO BACK < Una retrospettiva.
Percorso all’indietro
alla ricerca dell’identità nel labirinto dell’io. Smarrirsi per
ricondursi a casa. Ogni quadro è casa dell’io per un breve momento e poi
per sempre. ... ben più lungo il rimanere assenti e non riconoscersi
per molto, molto tempo ... Ogni quadro mi evoca la furia e la pacatezza
della sua originalità nel frattempo, io ne ho perso la consapevolezza.
Anneliese Pichler nasce a Cavalese (TN) nel 1962. Frequenta il Liceo Artistico privato a Milano. Nel 1982 studia „Affresco e pittura murale” all’Accademia Estiva con il prof. G. Hoke. Frequenta con meriti speciali l’Accademia Estiva Internazionale „Hortus Niger“ e „Hoke Schule“ prima a Verteneglio (Istria) e poi a Halbenrain (Austria). Negli anni seguenti inizia una lunga collaborazione con la galleria tirolese Hosp di Nassereith. Le sue opere sono state esposte alla Art Fiera di Innsbruck, Dornbirn (A) e Karlsruhe (D).
Nel corso del 2013 ha partecipato a „Haus Tyrol Europa, progetto Euregio Bruxelles e Art Fiera Verona con segnalazione „Premio Icona“. L’artista si occupa principalmente di disegno e pittura a tecnica mista su carta intelaiata ma anche di oggetti.
Introduzione: Lisa Trockner
Intermezzo: Christina Auer
Martedì-Sabato: 16:00 - 19:00
Domenica: 10:00 - 12:00 / 16:00 - 19:00
Lunedì chiuso
Domenica 25.10. saranno presenti entrambi gli artisti.
Entrambi gli artisti si occupano da anni, non esclusivamente ma sempre intensamente, del tema del paesaggio. Markus Moling e Heinz Innerhofer esplorano questo motivo nei suoi vari aspetti estetici e interiori: in tale processo, svolgono un ruolo determinante anche la luce, lo stato d’animo, l’atmosfera e i sentimenti o il ricordo che il motivo evoca.
Entrambi gli artisti raffigurano la natura in un “carattere sfocato”, H. Innerhofer attraverso la sua speciale tecnica fotografica, che crea una sfocatura da movimento, e M. Moling attraverso la sua tecnica pittorica, in cui diversi materiali propri della pittura si mescolano con linee grafiche. I contorni sfumano e nelle opere di entrambi gli artisti il soggetto non viene catturato in una rappresentazione dettagliata della realtà. Ciò che rimane è una riproduzione ridotta e individuale della natura vissuta e un’impressione di essa.
L’incontro dei due artisti in questa mostra è quindi naturalmente una consapevole ricerca di affinità, è una giustapposizione di motivi simili, un confronto tra diversi media (pittura e fotografia). Moling utilizza spesso la fotografia nei suoi dipinti, e dal canto loro le fotografie di Heinz Innerhofer sembrano avere una componente pittorica. L’approccio evidenzia qua e là dei paralleli, ma naturalmente anche differenze, che creano un interessante dialogo e una tensione tra i motivi dipinti e fotografati.
Il titolo “LÜM” (luce in ladino) intende condurre attraverso la mostra come un comun denominatore. La luce è determinante nella percezione visiva, rivela il paesaggio percepito a volte con ricchezza di contrasti, a volte solo delicatamente e non sempre in modo chiaro, ma è essenziale per la nostra percezione, che rimane sempre individuale.
Heinz Innerhofer 1964
Ha studiato alla ZeLIG, scuola di documentario, televisione e nuovi media a Bolzano. Ha conseguito la laurea con lode in fotografia artistica e figurativa presso la “Prager Fotoschule” (Scuola di fotografia di Praga). Ha partecipato a numerosi progetti espositivi in Italia e all’estero ed è stato invitato a diversi festival fotografici internazionali.
Markus Moling è nato nel 1973 a La Valle e ha frequentato l’Istituto d’Arte a Val Gardena. Ha ricevuto la formazione accademica dapprima a Firenze e poi a Milano, dove si è diplomato all’Accademia di Brera nel 1996. Quello stesso anno è iniziata la sua attività artistica. Le sue opere vengono regolarmente esposte sia in Italia sia all’estero.
MATCHart
L’arte della fusione e la fusione delle arti
MatchArt è un incontro tra artisti provenienti da campi diversi che accettano la sfida di convivere per 3 giorni nel Tublà da Nives di Selva Gardena, per creare un Gesamtkunstwerk sperimentale. Una sfida impossibile? Non ci sono indicazioni precise sulla durata di un processo creativo per dare forma ad un`idea, a volte servono anni, a volte bastano attimi.
Il fine di questa azione è di rendere possibile un ritrovo interdisciplinare ed accomunare artisti che di solito non condividono il palcoscenico. Dare spazio a continue evoluzioni artistiche, dove letteratura, teatro, pittura e musica si fondono e si amalgamano.
Gli artisti partecipanti sono:
• Lukas Spisser (attore)
• Maria Moling (musicista, cantante)
• Fabrizio Senoner (pittore & tatuatore)
• Alex Sala (performer)
Prenotazione obbligatoria (info@tubladanives.it)
Introduzione: Marco Forni
Intermezzo: Filip, Maria e Jakob Senoner
Tutti i giorni: 16:00 - 19:00
Giovedì: 20:00 - 22:00
Lunedì chiuso
Flavio Senoner (1970) ha studiato presso l’Accademia d’arte di Firenze, Barnet Art and Design a Londra e si è laureato presso l’Accademia d’arte di Brera a Milano. Vive e lavora a Ortisei.
Il ritmo, la struttura e la disposizione dei materiali naturali come il legno e il gesso sono essenziali per Flavio Senoner per comporre le sue opere. Ma per lui l’ordine non é un obiettivo in sé. Lavora intuitivamente, fino a quando non sente che la composizione è equilibrata. I passi successivi sono la combustione del legno e talvolta racchiude gli elementi in gesso o aggiunge elementi di legno orizzontali o verticali. Nel suo lavoro sceglie bianco e nero, chiaro e scuro, e in questo modo il movimento, la plasticità e la tridimensionalità avanzano in primo piano.
Matthaeus Kostner (1973) ha frequentato l’Istituto d’Arte,
apprendistato in un laboratorio di scultore. Per diversi anni ha
studiato, durante i mesi estivi, presso l’Accademia Internazionale di
Salisburgo. Vive e lavora a Ortisei.
Nei secoli passati i viaggiatori immortalavano le proprie esperienze scrivendole nei diari. Questo compito è passato poi alla fotografia, che dapprima richiedeva molto impegno e poi è diventata sempre più agevole grazie alla tecnologia moderna. Ciò ha portato a un’enorme quantità di foto, a interminabili serate di proiezione di diapositive o moderni slideshow sullo schermo. Nei miei lavori elaboro tutte le foto di un intero giorno di viaggio o vacanza raggruppandole in un’immagine complessiva. A un primo sguardo si riconoscono colori e forme, ma osservando meglio si scoprono sempre più dettagli, e inizia così un viaggio nella fotografia.
Introduzione: Doris Ghetta
Intermezzo: Tel Tipes
Tutti i giorni: 16:00 - 19:00
Domenica, martedì, mercoledì e venerdì: 20:30 - 22:30
Lunedì chiuso
Saluto: Esther Videsott, art-director
Introduzione artistica: Camilla Nacci
Intermezzo: Marion Moroder
Tutti i giorni: 16:00 - 19:00 / Domenica, martedì, mercoledì e venerdì: 20:30 - 22:00
Lunedì chiuso
Nella mostra concepita per il Tublà da Nives si alternano varie sezioni corrispondenti a diverse fasi dell’opera di Laurina: da un benvenuto figurativo, dove opere su tela e su carta raccontano l’immaginario dell’artista, si entra in un’immersione audiovisiva che crea un cortocircuito tra video-animazioni, per poi giungere all’“esercito di terracotta”, fatto di neonate sculture che portano i personaggi di Laurina Paperina nella terza dimensione. Infine, come omaggio al Tublà e alla cornice alpina che lo ospita, sarà esposta una collezione di cartoline di montagna vintage rivisitate dall’artista.
Laurina Paperina (Rovereto, 1980) si muove da sempre in un orizzonte culturale a metà tra il mondo del cartoon e del fumetto e la cultura pop, dando vita a un'arte sarcastica e ironica. Attraverso i numerosi supporti e medium utilizzati dall'artista, come dipinti, disegni, installazioni scultura, murales e animazione, Laurina Paperina rappresenta il mondo filtrandolo con un selvaggio e accattivante sense of humour. L’artista ha partecipato a numerose mostre pubbliche e private in spazi internazionali, e ha dato vita a progetti e pubblicazioni, e collaborazioni extra con case di moda, aziende, musicisti e persino il team Moto3 SRT VR46, per la grande efficacia comunicativa della sua arte anche in contesti non convenzionali.
PITTURA E FOTOGRAFIA
Introduzione: Esther Videsott
Intermezzo: Duo Carmen & Simon
Orario della mostra:
16:00 - 19:00 (Lunedì chiuso)
LEONORA PRUGGER
Quando il sole tramonta e compare la luna, le nostre complesse norme sociali vengono accentuate dal ritmo vibrante della vita notturna. Ciò che consideriamo vita notturna, con i suoi miti, le sue abitudini e regole comportamentali, è spesso associato a un “periodo buono”. Comportamenti esagerati e appariscenti vengono non solo tollerati, ma anzi incitati. Nel fine settimana ci si aspetta momenti di gioia e divertimento vivo e multisensoriale. È l’attesa di qualcosa che sta arrivando e che per un attimo soffoca la noia, pur continuamente intrisa di impressioni acustiche e visive. Quando il momento è arrivato e la settimana sta per finire, un’euforia oltremisura spinge finalmente preoccupazioni e paure della vita quotidiana in secondo piano. A queste stesse sensazioni, tuttavia, sono collegate una paura e un’inquietudine inespresse e latenti che portiamo sempre dentro di noi. Siamo circondati da immagini, suoni e odori che sopraffanno i nostri sensi e questo stordimento si trasforma in una condizione di disagio. Allora quello che desideriamo è il vuoto. Queste sensazioni ambivalenti della vita notturna colmano lo spazio reale della mia tela. Catturare le impressioni diventa rituale nelle figure, presa di forma e riempimento di colore delle superfici. La tela vuota è uno spazio vuoto che conduce a un’inquietudine interiore. Il voler far scomparire lo spazio vuoto e il vuoto interiore è ciò che mi spinge alla pittura.
JONA SALCHER - No illusions
A un primo sguardo sembrano illusioni. Sembrano mostrare uno spazio artificiale, una percezione errata della realtà. Così l’osservatore disattento si sente ingannato nella sua percezione, imbrogliato sulla chiarezza della sua osservazione. A un secondo sguardo, però, si dimostrano luoghi veri. L’osservatore attento riconosce in esse utopie divenute effettivamente realtà: eterotopie. Esse mostrano persone in luoghi in cui si trovano e al contempo dove non si trovano; in uno spazio irreale. Perché l’eterotopia è in grado di riunire in un unico luogo diversi spazi di per sé inconciliabili. In essa l’ancoraggio geografico si dissolve. Le strade del Marocco coesistono nello stesso spazio delle notti di festa di Monaco. Scene quotidiane di un paese in cui povertà e ingiustizia sono già evidenti in superficie si sovrappongono con quelle festose di abbondanza e allegria sfrenata di una società del benessere. Ciò che il mondo occidentale rimuove, infatti, nel processo di rimozione viene spinto in superficie. Strettamente legata alla sorte, l’eterotopia però è in parte anche un prodotto del caso. Perché la combinazione dei due mondi, una doppia esposizione, un doppio sguardo con la memoria della macchina fotografica, è un’unione casuale. Esercita un doppio effetto, su chi osserva e sulla pellicola. È e richiede capacità di penetrazione. Allacciata all’aspetto più precario del tempo, l’opera mostra un istante fuggevole, che al tempo stesso però resta immortalato sulla pellicola della fotografia analogica. Le eterotopie non sono solo unione di due luoghi, ma anche sincronizzazione di due tempi, giorno e notte, tradizionale e moderno. Nei confronti dello spazio rimanente le fotografie svolgono una funzione che si dipana tra i poli. In questo spazio che resta si trova l’osservatore, a cui attraverso una fotografia si apre la visione su due mondi. Sta a lui decidere se queste eterotopie hanno effettivamente creato uno spazio dell’illusione o piuttosto denunciano lo spazio reale, quello in cui si trova l’osservatore stesso, come ancor più illusorio.
Saluto: Tobia Moroder
Introduzione critica: Gabriele Lorenzoni
Intermezzo: Georg Malfertheiner
Orario: 08.02. - 08.03.2020
16:00 - 19:00 / Lunedì chiuso
Adolf Vallazza (Ortisei, 1924) è una figura iconica nel panorama della scultura contemporanea nazionale e internazionale. Coraggioso e ostinato sostenitore dell’intaglio ligneo, ha dedicato la propria vita a una tecnica che fino agli anni Cinquanta era relegata alla pratica artigiana, elevandola a dignità artistica, aprendo così la strada a due generazioni di artisti gardenesi.
Vallazza non è mai stato sfiorato dall’idea di allontanarsi dalla sua Heimat, la Val Gardena, nemmeno quando le pressioni per lo spostamento del suo atelier a Milano, mossa che avrebbe senza dubbio ulteriormente favorito la sua penetrazione commerciale, erano forti. Non una ricerca di isolamento, ma la profonda convinzione, anzi certezza, che quella terra non gli aveva offerto solo i natali, ma continuava a donare con generosità fonti di ispirazione. Un binomio, quello fra Vallazza e le sue montagne, che si riassume nel rapporto con il legno: un rapporto di amore e lavoro che contiene il senso profondo di un’esistenza. Attraverso i legni antichi utilizzati da Vallazza scorre infatti linfa vitale, storie di fatica e attaccamento, amore per il territorio e poesia.
Da un’idea di Tobia Moroder & Ivan Senoner, a cura di Archivio Vallazza
La mostra è stata possibile grazie al sostegno del Comune di Ortisei.
Mostra di disegni degli alunni delle Scuole Medie della Val Gardena in occasione dei 50 anni del marchio di tutela della Camera di Commercio di Bolzano
Selva - Tublà da Nives
Introduzione artistica: Camilla Nacci
Orario della mostra:
19.12.19 - 05.01.20: 10:00-12:00 / 16:00-19:00
Dal 05.01.20: 16:00-19:00
24.12. & 31.12.19: chiuso
Nella mostra „SET“, concepita per il Tublà Da Nives, Federico Lanaro presenta una serie di opere pittoriche e installative che, nell’intenzione, rappresentano delle riflessioni sul gioco nella sua forma meno ludica, nell’azione pacatamente esplosiva dell’intuizione volta all’appagamento e al benessere intellettivo.
Federico Lanaro (Rovereto, 1979) si è laureato nel 2004 all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Le sue opere, dalla pittura alla scultura all’installazione, sono caratterizzate da temi trasversali e da un nomadismo linguistico, che riflettono la sua esperienza personale del mondo che lo circonda. I tipici elementi della sua arte sono i colori fluo, la sintesi del segno, i soggetti e le inquadrature che invitano ad osservare il mondo da un diverso punto di vista, le figurazioni semplici, dirette ed immediate che attingono sia dalla cultura elevata, sia dal mondo semplificato della grafica. Anche per questo motivo, la sua arte si presta a diversi livelli di lettura, a seconda dell’interpretazione e della sensibilità personale dello spettatore. Il suo lavoro è fatto di tante sfumature, come l’arte ecosostenibile, l’attenzione all’universo green, le ibridazioni tra mondo animale e umano, tra individuo e massa, tra naturale e soprannaturale, il legame con la sua terra, l’interpretazione dei comportamenti umani.
Inaugurazione il 26 ottobre 2019 alle ore 17:00
Introduzione: Leo Senoner, Stefan Planker, Elmar Gobbi (Palais Mamming)
Orario della mostra: Tutti i giorni 15:00-18:00
Domenica 10:00-12:00
Lunedì chiuso
Com’era la vita in Val Gardena a inizio ‘900? Lo spiega una
mostra fotografica organizzata dal Museum ladin Ciastel de Tor in
collaborazione con il Centro culturale Tublà da Nives di Selva ed il
Museo Palais Mamming di Merano. Esposti paesaggi, foto di costumi
tipici e ritratti, per i quali gli organizzatori lanciano un appello:
chi è in grado di dare un nome alle persone raffigurate?
83 fotografie di grande e grandissimo formato realizzate a Selva di Val Gardena e Santa Cristina 110 anni fa, presumibilmente tra il 1903 e il 1906, che raffigurano scorci della vita che lì si conduceva, le strade, i paesaggi, il lavoro, le persone. Le espone la mostra “Pultredes dl dejenuefcënt - L dejenuefcënt te Sëlva y a S. Cristina” (Fotografie del Novecento. Il Novecento a Selva e a Santa Cristina) al Centro culturale Tublà da Nives, in via Nives 6 a Selva.
Le fotografie esposte, del tutto inedite, sono stampe di originali su lastra di vetro scansionati. Provengono da un fondo di oltre 300 lastre da poco acquisito per donazione dal Palais Mamming Museum di Merano. Gli scatti vennero realizzati, probabilmente da un unico fotografo, di cui si ignora però il nome, per conto di una gardenese trasferitasi a Merano. Durante i suoi soggiorni in Gardena, la committente soleva portarlo con sé per documentare la terra natia. Le immagini aprono una finestra sui paesi di Selva e Santa Cristina a inizio ‘900: paesaggi con vecchi masi, scene di lavoro nei campi, costumi tipici gardenesi e tanti ritratti di bambini, famiglie e singoli.
A questo proposito, il Museum Ladin ed il Centro Culturale Tublà da Nives lanciano un appello alla popolazione: “Chiunque, visitando la mostra, riconosca l’una o l’altra delle persone ritratte – magari sulla base di fotografie conservate a casa – è invitato a contattare il museo,” spiega il direttore, Stefan Planker.
Introduzione: Vinzenz Senoner, Philipp Messner
Willy Messner percorre nuove strade ed esplora mondi sconosciuti,
restando però sempre fedele alle tecniche della tradizione: si potrebbe
riassumere così il lavoro di Willy Messner. Nato il 14 maggio 1942 ad
Ortisei, ha appreso i fondamenti dell’intaglio nel laboratorio del
padre, per poi frequentare la Scuola d’Arte di Ortisei. Già nei suoi
anni di apprendistato sentiva il forte bisogno di staccarsi dalla
tradizione della valle natia e di intraprendere una ricerca personale.
Lo stile di molte sue opere rimanda vagamente alle sculture romaniche,
capaci di emanare un senso di pace e di profonda serenità. Molto attento
nella scelta dei materiali, Messner utilizza diversi tipi di legno,
cercando quello che di volta in volta si adatta meglio al tipo di
intaglio. Per i presepi, uno dei suoi soggetti preferiti, usa anche le
radici della pianta di noce. Abile intagliatore, si cimenta con successo
anche nella scultura della pietra. Pregevoli sono alcuni suoi lavori in
bellerofonte, una pietra calcarea di colore scuro che compone la
stratificazione rocciosa delle Dolomiti. Con il suo stile e le sue
composizioni lo scultore gardenese è oramai approdato al successo
internazionale, come dimostrano le numerose mostre personali allestite
in Austria, Germania e Svizzera.
Introduzione: Peter Demetz
Intermezzo: Lena Moroder (piano)
Tutti i giorni: 16:00 – 19:00
Domenica, martedì, mercoledì e venerdì: 20:30 – 22:30
Moroder - Pfeifer, lui scultore - lei pittrice, due artisti
che hanno già esposto assieme e i quali lavori si completano, integrano e
bilanciano.
“Balanz” (ladino per bilanciamento/equilibrio) è una
descrizione visiva di questa mostra che contempla l’equivalenza e
l’armonia tra corpo e anima.
Orario: Tutti i giorni: 16:00 – 19:00
Domenica, martedì, mercoledì e venerdì 20:30 – 22:30
Lunedì chiuso
Grandiose e sorprendenti immagini della montagna e dell’uomo – Uli Wiesmeier, fotografo di fama internazionale da sempre innamorato dei monti, presenta in questa straordinaria mostra mondi alpini del tutto inediti. A questo scopo, Wiesmeier ha raccolto concetti descritti da parole tedesche con il prefisso BERG..., come BERGbahn (funivia), BERGbauer (contadino di montagna), BERGstraße (strada di montagna) o BERGblick (panorama alpino), le cui interpretazioni fotografiche lo hanno affascinato. Ecco allora che nella messa in scena di BERGbauer le foto esprimono ammirazione e rispetto, mentre in quella di BERGsee (lago di montagna) si percepisce quasi una nota d’ira. I monti in tutta la loro naturalezza e genuinità. Fotografia di montagna che tocca nel profondo con un linguaggio figurativo senza uguali.
Con il sostegno di Knesebeck Verlag (Berlino)
Mostra di pittura
Introduzione: Roland Verra
Intermezzo: Georg Malfertheiner
Tutti i giorni: 16:00 – 19:00
Venerdì: 20:30 – 22:30
Lunedì chiuso
L’artista Margareth Forer ci presenta in questa esposizione il frutto di un’altra tappa della sua multiforme ricerca interiore, in un connubio assai impegnativo di figura umana colta in vari episodi emblematici dell’esistenza e di paesaggio, interpretato nelle sue componenti essenziali, geologiche direi, che compenetrano il corpo, diventando un suo elemento costitutivo.
Questa ricerca sfiora gli aspetti più profondi dell’essere, fino ad avventurarsi nelle sfere dell’indicibile, dell’esoterico, in quello che potremmo chiamare un “espressionismo intuitivo”, in cui ala naturalezza del gesto artistico è contrapposto un profondo cogitare sulle ragioni ultime dell’esistenza.
Allo stesso tempo l’artista non rifugge il confronto con aspetti più apertamente critici della contemporaneità, come appare evidente nella serie dedicata all’accanimento tecnologico delle “Muse digitali” in questa realtà dominata dalla comunicazione elettronica pervasiva ed invadente, che minaccia persino la nostra stessa essenza umana.
Dopo aver provato in passato il passaggio attraverso l’essenziale espressivitá dei suoi paesaggi, Margareth Forer persegue in “Resonanza” la sintesi degli stessi colla figura umana, tanto da superare i confini tra i due campi, ottenendo un effetto a volte estraniante, ma sempre significativo nella sua enunciazione contenutistica come anche nella resa estetica.
Di grande impatto visivo è il trittico della danza, in cui le figure si trovano collegate in un rapporto dualistico, recuperando quella naturalezza che la separatezza della vita contemporanea ci nega.
Spesso i suoi personaggi ci appaiono come attanagliati da un dubbio senza risposte, come alla ricerca di un senso vero delle cose e dei destini umani, che poi si rivela essere il messaggio profondo di questa serie di lavori, che segnano un ulteriore livello di maturazione nel suo percorso personale ed artistico.
Roland Verra
Inaugurazione: venerdì 15.03.2019 - ore 20:30
Introduzione: prof. Vinzenz Senoner
Orario della mostra 16.03. - 14.04.2019: 16:00-19:00
Lunedì chiuso
Scolpire la pietra non è solo un atto artigianale, ma più ancora filosofico. Nel lungo tempo in cui si lavora su un blocco di pietra trascorre una fase della vita in cui comincia la battaglia tra materiale e idea. Con il duro granito mi rendo conto della sua transitorietà, ma l‘attimo fa parte dell‘eternità.
Mi esprimo attraverso la scultura, ma è l‘uomo, e sempre l‘uomo, che mi interessa. È cambiato nel tempo il mio linguaggio, ma il tema è rimasto lo stesso. Per poter lavorare con legno, pietra e colori devo osservare l‘albero mentre cresce, nel momento della fioritura e anche quando muore; le rocce che si frantumano con il gelo, la scoperta della loro origine, sedimentaria piùttosto che vulcanica, tutto ciò è guardato e visto e confluisce, in un secondo momento, nella mia opera. Voglio rappresentare le due facce dell‘uomo, il bene e il male che convivono dentro di lui, e per farlo uso forme, superfici e colori così da raggiungere un senso d‘armonia partendo dagli opposti che si uniscono. Negli ultimi anni mi sono occupato della testa, teste che dialogano e hanno radici nella terra come fiori nel prato. Non mi accontento di rimanere in superficie, ma cerco di indagare la psichica dimensionale tra liberazione e tensione.
Inaugurazione: venerdì 15.02.2019 - ore 20:30
Introduzione: Mariangela Bognolo, critica d’arte
ORARIO MOSTRA: 16.02. - 10.03.2019: 16:00-19:00
Lunedì chiuso
Matthias Sieff è nato a Cavalese il 22/04/1982, residente a Mazzin (TN). Diplomato maestro d’arte nel 1999, diplomato Scultore del legno (2002) a Selva di Val Gardena. Dal 2002 al 2006 studia all‘Università di Arti Applicate di Vienna sez. scultura seguito dalla Prof.ssa Gerda Fassel con cui si laurea con ottimi voti.
La sua arte si basa sullo studio delle forme corporee umane la cui raffigurazione deve oltrepassare le proporzioni ma rimanere comunque legata all’anatomia. Le forme sono semplificate, deformate e geometrizzate ma rimangono ancora organiche. Le sue sculture, molto statiche, si basano su una costruzione tettonica e sull‘incrocio di assi orizzontali e verticali. Spesso le figure non hanno le braccia perché l‘essenziale è già presente o di contro, per evidenziare l’asse orizzontale, sono raffigurate con le braccia aperte. Le opere sono patinate con tonalità brillanti così che la superficie abbia maggior importanza.
Descrizione e spiegazione delle opere
La mia ricerca artistica si basa sullo studio del corpo femminile e maschile ed è caratterizzato da una forte e personale interpretazione.
Le figure erette hanno spesso i capi leggermente girati verso l’alto, un torace voluminoso che è sorretto dalle gambe. Spesso le mie figure non presentano le braccia perché tutto ciò che devono dire, l’essenziale c’è già. Figure erette molto statiche e stabili. Hanno una costruzione tettonica dove ogni singolo elemento sorregge ed è sorretto, cosi come un edificio, costruito piano su piano. Paragono quindi le mie figure a dei templi dove le gambe fungono da colonne, il bacino all’ architrave e il torace e la testa al timpano.
Presentano una costruzione quindi basata sull’ incrocio di assi orizzontali (X) e verticali (Y). Talvolta presentano braccia aperte, solo per evidenziare maggiormente l’orizzontalità dell’asse X.
Sono cresciuto e vivo nelle Dolomiti e la monumentalità e il carattere di questo mondo montuoso mi ha sempre affascinato e improntato fino dalla mia infanzia. Le Dolomiti hanno un carattere ben preciso, una monumentalità, una dominanza su ciò che le circonda. Vanno quasi a fendere l’aria, a farsi spazio in essa. Questi elementi si rispecchiano nelle mie sculture. Spesso mi rifaccio ai Moai dell’isola di Pasqua. Questi colossi hanno lo stesso carattere e freddezza come lo hanno le Dolomiti, cosi come lo ha anche la sfinge egiziana che sta davanti alle piramidi. Consapevolmente rappresento le mie figure in una posizione assai statica, in modo che la monumentalità sia ancora più marcata.
La problematica delle forme corporee è importante per me, perché la raffigurazione del corpo deve oltrepassare le proporzioni, ma le forme devono sempre essere in simbiosi tra loro e basate sulla natura umana. La forma è semplificata, geometrizzata, ma sempre ancora organica. Un passo per trovare nelle figure la giusta tensione. Uso sempre materiali che al contrario di tante forme d’arte attuali diano una spiccata durabilità nel tempo.
Le opere vengono sempre cromate con colori molto coprenti e brillanti, in modo che anche la superficie esterna assuma la sua importanza.
INAUGURAZIONE: 21.12.2018 - 20:30
Introduzione: Hans Heiss
Orario
22.12.18 - 06.01.19: 10:00 – 12:00 / 16:00 – 19:00
dal 06.01.19: 16:00 – 19:00
24.12. & 31.12.18: chiuso
Inaugurazione: Martedì 16 ottobre 2018 alle ore 20:30
Introduzione: dr. Lukas Plancker, Zenz Peristi
Orario mostra: da martedì a domenica dalle 16:00 alle 19:00
Sabato e domenica anche alla mattina dalle 10:00 alle 12:00
Lunedì e 01.11 (Ognisanto) chiuso.
INAUGURAZIONE venderdì 7 de settembre 2018 ore 20:30
Introduzione: prof. Vinzenz Senoner
Buffet: Hotel Savoy - Selva
Orario della mostra: giornalmente dalle 16:00 alle 19:00
Venderdì, sabato e domenica anche in mattinanta dalle 10:00 alle 12:00
“Disegnare e dipingere mi danno la possibilità di vedere e sentire meglio le bellezze di cui facciamo parte.”
Viktor Senoner proviene da una famiglia di scultori. Sul suo percorso per diventare policromatore incrocia diverse strade e si ritiene fortunato di aver imparato questo meraviglioso mestiere che gli ha permesso di conoscere diverse tecniche e di presentare le sue opere in Alto Adige e all’estero.
Con il progetto “capriz” (fuori orario) egli ha potuto confrontarsi maggiormente con il disegno e la pittura della natura all’aperto. I soggetti li ha trovati poco distanti da casa sua. Senoner ha sempre ritenuto importante il rapporto “amichevole” con il soggetto. Proprio questo rapporto, da sempre, è al centro dei suoi lavori. Pertanto non ha mai avuto fretta di completare un quadro o un’opera. È ritornato diverse volte nello stesso punto per vedere, disegnare e dipingere lo stesso soggetto e questo gli ha permesso di rendersi conto dell’infinità della bellezza offerta dalla natura. Questa bellezza si manifesta come un’esplosione di vitalità, forme, grande varietà e vibrazione di colori, odori, suoni e anche di silenzio. I quadri sono un suo tentativo per raffigurare le bellezze che egli ha visto, sentito e vissuto come una canzone di lode.
Introduzione artistica: Roberto Festi
Tutti i giorni:10:00 – 12:00 & 16:00 – 19:00
Domenica, martedì, mercoledì e venerdì: 20:30 – 22:30
Quando ammiriamo le opere di Willy Verginer, saremmo quasi tentati di valutarle in base alla qualità tecnica di esecuzione. Lo straordinario iperrealismo dei suoi personaggi può distogliere dai contenuti, sopravanzando il desiderio più intimo dell’artista, che è quello di raccontare delle storie. Storie attuali, moderne, che non si esauriscono in un singolo personaggio. La sapienza e la statura artistica di Verginer passano attraverso queste storie. Una graphic novel personalissima in cui la scultura si “appoggia” alla pittura. Il colore per Verginer è sottolineatura. E’ la volontà di segnare una parte del corpo umano, quella che quasi sempre contiene il messaggio fondamentale. Non a caso, nei lavori più recenti, tante opere sono tagliate all’altezza del busto o del collo. La razionale, o l’inconscia, volontà di togliere il superfluo? Le storie parlano di un rapporto natura-società che paurosamente vacilla. Raramente Verginer si affida a figure di anziani. I suoi narratori sono giovani, donne e uomini, ma soprattutto bambini. Perchè il futuro è nelle loro mani. Mani guarnite di genziane o corpi cinti da diademi di fiori vivi, perchè da quei corpi traggono linfa e saggezza. Quando il messaggio dell’artista sfiora il pessimismo, c’è il gioco sottile dell’ironia, che lo mitiga e, per un attimo, riesce a distrarre le nostre coscienze.
Roberto Festi
Orario mostra:
Tutti i giorni: 16:00 – 19:00 & 20:30 – 22:30
Domenica 15.07.2018 orario continuato dalle 10:00 alle 19:00
Espositori:
Adolf Vinatzer, Hannes Mussner,
Hubert Mussner, Hugo Senoner, Ivan Lardschneider, Jonas Senoner, Leo Ferdinando
Demetz, Otto Piazza, Patrick Senoner, Roland Perathoner, Samuel Perathoner e Sigmund Linder.
Inaugurazione: 7.6.2018 - 20:00
Introduzione: Sabine Gamper
Tutti i giorni: 16:00 – 19:00 / Venerdì: 20:30 – 22:30
Lunedì chiuso
L’artista ci presenta una panoramica retrospettiva di opere che testimoniano i diversi periodi creativi degli ultimi dieci anni. Il titolo „unterwegs“ („in viaggio“) suggerisce un cammino che lo spettatore può percepire attraverso queste rappresentazioni paesaggistiche. Un viaggio nel tempo e nello spazio, alla scoperta di mondi esterni e interni, attraverso differenti forme di espressione artistico-pittorica. Il realismo fotografico delle rappresentazioni precedenti viene sostituito, nelle opere recenti, da un gesto libero e generoso, con il quale il colore nel quadro diventa paesaggio vivo.
Inaugurazione, venerdì 16 marzo 2018 alle ore 20:00.
Introduzione artistica: David Lardschneider
Orario mostra: tutti i giorni 16:00 - 19:00
Julia Runggaldier nasce il 12 ottobre 1993 a Bressanone. Dopo la scuola media, frequenta la Scuola d’arte “Cademia” ad Ortisei dove capisce subito di aver intrapreso l’iter scolastico giusto scuola che fa per lei. Qui più dare sfogo alla sua creatività disegnando e dipingendo. Durante il tempo libero si dedica ad appropriarsi di tecniche differenti, come l’illustrazione con la china, l’acquerello e la pittura ad olio su tela. Trova il suo stile ed un modo particolare per esprimersi.
Inaugurazione mostra: 1 febbraio 2018 ore 20:00 con introduzione artistica di Denis Isaia
Orario della mostra: tutti i giorni dalle ore 16 alle ore 19
Thaddäus Salcher presenta la nuova serie di opere “n mumënt”. Articolato in disegni, rilievi e sculture il progetto riprende il dialogo fra soggetto e paesaggio al cuore dell’opera dell’artista. Come in una sceneggiatura cinematografica il pubblico viene via via accompagnato ad un incontro ravvicinato ed empatico con il momento quale attimo appagante e riparatore che dona senso e mistero all’esperienza umana.
Thaddäus Salcher (Bressanone, 1964) è parte degli artisti della nuova generazione ladina. Oltre ad essere esposte in mostre personali e collettive (si ricordano le recenti Galerie an der Pinakothek der Moderne barbara Ruetz, München, 2017, Südtiroler Künstlerbund, 2017 Kunstforum Unterland, 2017, Galleria Doris Ghetta, 2016, Südtiroler Künstlerbund, 2016, Galerie an der Pinakothek der Moderne, Barbara Ruetz, 2016) le sue opere hanno ottenuto ampio riconoscimento presso la committenza privata e pubblica con importati progetti fra cui Altarraumgestaltung, Pfarrkirche Brixen, 2016, Kunstprojeckt, Landesberufsschule für gast und Gewerbe in Bruneck, 2013, „Menschlichkeit“ Neubau Raiffeisenkasse Kastelruth, 2011).
È una necessità, un’aspirazione, un dovere quello che spinge Christian Stl a realizzare, con una tecnica di nuova elaborazione, opere capaci di regalare un’espressione che doni forza o un incantato senso di leggerezza.
Christian Stl è nato il 7 giugno 1970; vive e lavora ad Ortisei. Essendo figlio d’arte ha iniziato presto a studiare, ossessionato da molte tecniche differenti; pittura, disegno, grafica ed incisione. Formazione artistica presso la Scuola Art E... (1991) e il Bisonte, scuola internazionale arti grafiche (1996) a Firenze. insegnanti Lucy Jochamowitz, Swietlan Kraczyna, Narumi Harashina, Manuel Ortega e Rodolfo Ceccotti.
ORARIO 21.12.2017 - 07.01.2018
Tutti i giorni: 10:00-12:00 / 16:30-19:00
24.12. e 31.12.: mostra chiusa
„Mëisa dl dlialogh“: Lukas Plancker, Vinzenz Senoner, Armin Mutschlechner, Gottfried Solderer
Intermezzo: „Grödner Krainer“
Orario: MAR-DOM: 16:00 – 19:00
Lunedì chiuso
Introduzione: Vinzenz Senoner
Intermezzo: Ivan Rumerio (oboe), Giulio Garbin (pianoforte)
Tutti i giorni: 10:00 – 12:00 / 16:00 – 19:00
Domenica, martedì, mercoledì e venerdì: 20:30 – 22:30
Vitalità nell’osservare dalla natura la natura selvatica. Sensibilità nel cogliere gli attimi di magia del regno animale. Amore verso un mondo lontano dall’uomo. Confidenza con il legno, il bronzo e quant’altro materiale possa esprimer la natura. Eleganza de dettaglio per le sculture interpretate. Queste sono le note che comprendono una musica dove l’artista interpreta un mondo raccontata con l’arte che è espressione di un uomo con il talento di poter riavvicinare lo spettatore ad una natura dimenticata
Luca Iannello
Mostra colletiva dei membri di UNIKA.
Inaugurazione: Sabato, 22 luglio 2017 alle ore 18:00
ORARIO DELLA MOSTRA:
tutti i giorni: 10:00-12:00 e 17:00-21:30
Artisti presenti: Adolf Vinatzer, Adolf Andreas Kostner, Alfons Runggaldier, Andrea Perathoner, Armin Grunt, Christian Stl, Eric
Perathoner, Fabian Demetz, Fabrizio Biz, Georg Demetz Pilat, Gregor Mussner, Hubert Mussner, Ivo
Piazza, Lorenz Demetz, Livio Comploi, Norbert Insam da Trëbe, Roland Perathoner, Samuel
Perathoner, Sigmund Holzknecht, Stefan Perathoner, Walter Pancheri.
Orario mostra:
Tutti i giorni: 16:00 – 19:00
Domenica, martedì, mercoledì e venerdì 20:30 – 22:30
Lunedì chiuso
La mostra Percursc | Pathways si propone di offrire una panoramica della produzione artistica di Gabriele Grones, presentando una selezione di opere risalenti agli ultimi dieci anni di attività, suddivise per nuclei tematici. Attraverso cicli di dipinti ad olio su tela, Grones esplora diversi temi, utilizzando un linguaggio altamente figurativo e simbolico allo stesso tempo, dando forma ad ogni singolo dettaglio che possa evocare la complessità del reale nella sua accezione più filosofica ed intimista. I ritratti raffigurano soggetti che, colti in pose intense ed iconiche, appaiono immersi in un’atmosfera metafisica, indagando tematiche quali l’identità personale e collettiva. Le composizioni e i dettagli naturali riflettono sul dialogo tra gli elementi della nostra esperienza, riscoprendo quegli aspetti poetici e lirici racchiusi in un piccolo frammento di realtà.
Gabriele Grones (Arabba, 1983) è un pittore e artista visivo. Nel 2009 ha conseguito la laurea specialistica in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Dal 2005 Grones ha esposto in numerose mostre personali e collettive in gallerie e musei, tra i quali la National Portrait Gallery (Londra); Biennale di Venezia (Venezia); Mall Galleries (Londra); MEAM Museum (Barcellona); Galerie MZ (Augsburg, Germania); MART (Rovereto); Bernarducci Meisel Gallery (New York, USA), Galerie Van Campen & Rochtus (Anversa, Belgio); Dolomiti Contemporanee (Belluno); Fort Wayne Museum (Indiana, USA); Museum of Arts (Cluj, Romania), National Museum of Fine Arts (Valletta, Malta); Museum Ladin Ciastel de Tor (Val Badia); Galleria San Fedele (Milano). Nel 2016 ha vinto una residenza d’artista presso la Kaminsky Foundation al MANA Contemporary di Jersey City (New Jersey, USA).
saluto: prof. Vinzenz Senoner
presentazione: prof. Renzo
Francescotti
intermezzo musicale: Marcel Mussner
Il Gruppo Amici dell’Arte di Riva del Garda nasce nel
lontano 1946, quando un gruppo di artisti e appassionati d’arte, guidati da
Luigi Pizzini e da Giacomo Vittone, diedero
vita e forma a quest’associazione arrivata fino ai giorni nostri. Sono
molte le vicissitudini che ne hanno segnato il percorso. Il Gruppo, a cui hanno
aderito negli anni importanti nomi dell’arte trentina e italiana, si è sempre
contraddistinto anche per un intenso impegno nella valorizzazione e
conservazione dei beni storico-artistici del territorio locale e non solo.
Col passare degli anni, alla guida dell’Associazione
si sono succedute persone stimate e importanti, figure autorevoli e capaci che
hanno saputo infondere la loro impronta garantendo la continuità del Gruppo.
La Galleria civica G. Craffonara del Comune di Riva
del Garda è sede espositiva prevalente del Gruppo, viene valorizzata sempre più
da allestimenti di mostre personali , collettive e da scambi culturali con
altre associazioni . Nella “sede–laboratorio” del Gruppo si organizzano corsi
indirizzati a tutte le persone che desiderano avvicinarsi al mondo dell’arte.
Il Gruppo Amici dell’Arte dal 2012 è formato da 120 iscritti,artisti e appassionati dell’arte, è presieduto da Luigi
Meregalli, un veterano del Gruppo, con la sua esperienza artistica/organizzativa riesce a conseguire ottimi risultati. L’associazione per la sua
capacità ed identità è riconosciuta dalle istituzioni come un vero e
proprio polo artistico e culturale del Basso Sarca.
BAILONI GIOVANNI, BERLANDA MAURO, BOMBARDELLI ALBINO, CHIARANI FRANCO, COLOMBELLI MARIO, DETOMAS INGE, FIORENZATO ALBERTO, GIULIANI GIUSEPPINA, HAGES LUIGI, JANUS KONRAD, LEONI
BEPI, MALOSSINI PAOLO, MENEGHELLI ENRICO, MEREGALLI LUIGI, MUHLENBERG MARGRET, PIAZZA ROBERTO, SEGA PATRIZIA, TASIN LIVIO, TRENTINI ROSALBA, ZANOLLI LUIGI.
Inaugurazione: venerdì, 3 marzo 2017 ore 20:00
Le opere pittoresche di
Andreas Zingerle si posano in un’area conflittuale tra realtà e riduzione. La
nascita delle opere è paragonabile al processo di sviluppo della fotografia
analogica. I quadri vengono lavorati e ridipinti più volte, la lavorazione
viene sospesa giunta a un determinato punto di sviluppo. Attraverso questo
processo la superficie delle immagini si colloca fra nitidezza e imprecisa
sfocatura, finzione e realtà, le persone ritratte fra riconoscibilità e
anonimato.
L’autenticità delle
opere figurative si manifesta nella ricorrenza di un tema spiccato. La forma di
partenza non è il corpo umano ma l’immagine di questo sotto forma di bambola
gonfiabile diffusa nel settore erotico. I corpi gonfiati vengono piegati,
strizzati e girati, singolarmente oppure in gruppo. Portati in forma, vengono
gettati in calcestruzzo assumendo una posa inalterabile. L´immagine umana viene
industrializzata e immobilizzata in modo più o meno concreta. In questo modo si
colloca in un’area conflittuale tra rappresentazione realista e astratta.
Inaugurazione: venerdì, 3 febbraio 2017 alle ore 20
Introduzione: Vinzenz
Senoner
Intermezzo:
Four for sax (Pia Demetz, Alex Designori,Milena Comploi, Christian Senoner)
mostra
Giaurida: n sada ai 8 de utober 2016 dala 6 da sëira.
La
grupa de teater de Sëlva fova unida metuda su dl 1966 y n ucajion di 50
ani vëniel fat na mostra. L unirà mustrà fotografies, chedri, films,
video, placac y statistiches. Oradechël uniràl nce metù su n palch cun
na paladina.
Orar dla mostra: uni di dala 16 nchin ala 19; de
sada y dumënia nce danmesdi dala 10 nchin ala 12. De lunesc ie la mostra
stluta.
INAUGURAZIONE: 26 agosto 2016 ore 20:00
Esperienza nell’arte
L’idea
del progetto è la riflessione dell’esperienza vissuta dall’artista durante lo
studio nell’Accademia di Urbino. L’obiettivo è di presentare nei diversi spazi
espositivi del “Tublà da Nives” le tecniche coloristiche e grafiche adattate
alle varie esperienze artistiche.Sono
esposte due serie di incisioni, acquaforte e linoleum-grafia, due grandi xilografie
più diverse matrici delle xilografie stesse, sulla tematica della montagna,
lavori grafico-illustrativi di manifesti nonché illustrazioni su leggende e
narrazioni e infine pitture a tecnica mista -olio, tempera, matite colorate,
carboncino e penna ad inchiostro - e una serie di illustrazioni scientifiche,
sempre a tecnica mista. Il
contenuto della mostra non si basa sulla ricerca artistica di un unico
concetto, ma pur se le tematiche risultano diverse, Moroder ricerca comunque un
filo conduttore nell’esposizione stessa pur distinguendo le varie tecniche
artistiche nei vari spazi espositivi.
Orar - Orario - Öffnungszeiten
Uni di / Tutti i giorni / Täglich 16:00 – 19:00
Dumënia, merdi y vënderdi
Domenica, martedì e venerdì 20:30 – 22:30
Sonntag, Dienstag und Freitag
Lunesc stlut / lunedì chiuso / Montags geschlossen
Inaugurazione: 28.07.2016 - ore 20:30
Orario
Tutti i giorni: 16:00 – 19:00
Domenica, martedì, mercoledì e venerdì: 20:30 – 22:30
Mostra colletiva:
Adolf Vinatzer - Hubert Mussner - Hugo Senoner - Ivan Lardschneider - Jonas Senoner - Leo Ferdinando Demetz - Otto Piazza - Roland Perathoner - Samuel Perathoner - Sigmund Linder
INAUGURAZIONE: Sabato, 2 luglio 2016, ore 17:00
Introduzione: dott. Marco Forni
Essere natura è una mostra, un percorso.
Raccontare la natura con la
natura. Un albero si dice con il linguaggio degli alberi. Una montagna si può
descrivere solo usando i suoi mezzi.
Essere natura nasce così: perché nella natura si entra solo con le
chiavi della natura.
Silvia De Bastiani: “Quando
dipingo scelgo di immergermi, di essere natura, di entrare
in quel mondo smisurato e minuscolo, di confondermi con il soggetto, di
guardarlo dall’interno.
La pittura che ne deriva èsenza
finzioni, è lettura ad alta voce di ciò che la natura suggerisce, è ascolto.
Dipingere è per me questo esercizio: entrare, ricevere e restituire senza
filtri il mondo naturale. Ri-creare naturalmente”. L'acquarello è un mezzo naturale,
una tecnica che riproduce le leggi e i movimenti della natura senza snaturare
né falsare. Si permette all’acqua di essere acqua. Il suo scorrere incide e
scava, crea solchi, passaggi, aperture, visioni. E crea natura.
Orario: Tutti i giorni: 16:00 – 19:00
Domenica, martedì, mercoledì e venerdì: 20:30 – 22:30
Lunedì chiuso
INAUGURAZIONE: sabato 7 maggio 2016 alle ore 17:00
Mostra collettiva con Hofer Sonja, Kehrer Franz, Mellauner Albert, Moroder Egon Rusina, Mureda Manfred, Obletter Anselmo, Pescollderungg Pepele, Piazza Leander, Prousch Hilda, Quitta Egon, Schmalzl Helmuth, Sommavilla Romeo, Sommavilla Sergio.
Il 14 novembre 2015, in occasione della festa per i „50 anni dell’Istituto d’Arte“ di Ortisei , è nata l’idea di organizzare una mostra collettiva degli studenti di allora. Insieme a coloro che hanno conseguito il diploma nel 1965 si sono aggiunti al progetto anche gli studenti degli anni 1966, 1967 e 1968. L’intenzione è quella di presentare un quadro della loro attività artistica e del loro sviluppo nel tempo. Tra gli espositori ci sono sei scultori, metri gli altri sette si dedicano alla pittura e alla grafica. Sono personalità di grande esperienza che hanno esposto le loro opere in mostre di livello in Italia ed all’estero. Si può inoltre affermare che essi hanno portato vivacità nel panorama artistico in regione. Alcuni sono anche membri dl Südtiroler Künstlerbund
Orario
martedì: 16:00-19:00
mercoledì: 10:00-12:00 & 16:00-19:00
giovedì: 16:00-19:00
venerdì: 10:00-12:00 & 16:00-19:00
sabato: 16:00-19:00
domenica: 10:00-12:00 & 16:00-19:00
lunedì: chiuso
18.03.2016 -
17.04.2016
Inaugurazione 18.03.2016 - 20:00
introduzione: Vinzenz Senoner
Intermezzo: Valeria Mussner (flauto), Yanxi Zhang (pianoforte)
Orario: Tutti i giorni: 16:00-19:00
Mercoledì e domenica: 10:00-12:00
INAUGURAZIONE venderdì 19.02.2016, ore 19:00
Saluto: dott. Florian Mussner, assessore provinciale scuola e cultura ladina
Introduzione: Georg Demetz
Intermezzo: Frauensingkreis Lajen
„VITE
VISSUTE“
Elisabeth Frei ci mostra nei suoi quadri
persone anziane ritratte in diversi momenti
del viaggio tra passato ed avvenire, quando i ricordi sembrano disfarsi
in forme liquefatte, segni ed immagini che sbiadiscono. Venendo viste da dietro,
le figure – partendo dal punto di vista – sembrano invitarci a seguirle fino
all’orizzonte su quel viaggio della vita dove i desideri e le speranze si affievoliscono per poi riaccendersi di colpo
e spegnersi definitivamente.
Orario della mostra
Tutti i giorni: 15:30-19:00
Martedì, giovedì, sabato e domenica: 10:00-12:00
La mostra rimane aperta fino il 8 dicembre 2015
Orario: tutti i giorni dalle 15:00 alle 18:00
REFLEXION 1992-2015 - Rassegna di una fase creativa
Inaugurazione: 03.10.2015 - 18:00
Introduzione: Aron Demetz
Intermezzo: Florian Grossrubatscher (E-Music)
Orario: tutti i giorni 16:00 - 19:00
Lunedì, mercoledì e venderdì anche dalle 10:00 - 12:00
Esposizione di opere in legno, bronzo, pietra e pvc, disegni in china e proiezione illuminotecnica. Nella ricerca della tri- e polidimensionalità Delago crea lavori ermetici che mutano dalla dimensione piatta a quella plastica molecolare. Disamina di un percorso artistico incompiuto.
Luogo Creare Specchiare,
Lontananza Possibilità Avvicinarsi Piede Aereo Pensieri
Posti Diverso Caricato
Luce Pervaso Formiche Viaggio Lontano Paese
Età Vitalità Nativo Silenzio
Vicinanza
03.09.2015 -
27.09.2015
Vernissage: giovedì, 3 de setttembre 2015 ore 20:30
ORARIO: Tutti i giorni: 16:00 – 19:00
Domenica, martedì, mercoledì e venerdì 20:30 – 22:30
Lunedì chiuso
Artisti partecipanti:
bruno walpoth, gabriele oberkofler, gerald moroder, gerd paulicke, hannes egger, michael fliri, paul kulnig, raquel muñoz lópez, saman kalantari, studio++
VERNISSAGE: 7 agosto 2015, ore 18:00
Orario apertura della mostra: Tutti i giorni: 10:00 - 12:00 / 16:00 - 19:00
Martedì, mercoledì, venerdì e domenica: 20:30 - 22:30
Artisc' de Sëlva se prejënta.
Romana Prinoth è cresciuta in Val Gardena e vive e lavora a Innsbruck.
A lei è dedicata
una mostra presso il centro culturale “Tublà da Nives” che porta un titolo
semplice quanto ambizioso: “Schönheit – Bellezza”. L’esposizione presenta
diverse serie di scatti eseguiti dall’artista che, con la sua macchina
fotografica, va alla ricerca della bellezza e la trova per esempio nel gioco,
nel movimento, nel soggetto singolo e nelle immagini di gruppo.
Dall’elaborazione digitale del materiale fotografico (in particolare grazie
alla creazione di un negativo a colori) nascono immagini che non rappresentano
la realtà in sé, ma giocano con le emozioni e anche con le illusioni ottiche.
L’osservatore ha così la possibilità di scoprire qualcosa che riguarda soltanto
lui, un processo in cui entrano in gioco, con tutto e nonostante tutto,
umorismo e autoironia. Riconoscere la bellezza nelle cose semplici, di ogni
giorno, e metterla in evidenza: questa è la grande sfida che Romana Prinoth si
pone con maestria in questa mostra.
Inaugurazione: 4 luglio 2015 - ore 18:00
Orario d'apertura: tutti i giorni 16:00 - 19:00
Martedì, mercoledì, venerdì e domenica: 20:30 - 22.30
Lunedì chiuso
Il mondo artistico di Arnold Dall’O rappresenta un cosmo autonomo, in cui frammenti, ricordi ed elementi estrapolati dalle più diverse realtà della natura oggettiva e soggettiva vengono sovrapposti, spostati, riordinati secondo nuovi criteri. Gli elementi che compongono l’opera – per esempio teste e corpi di animali, oggetti che si usano a tavola, organi umani, scritte tratte dalla pubblicità e dal repertorio commerciale – si fondono in una realtà di pensiero narrativa che suscita emozioni. Come vari e diversi sono i temi a cui si rifà l’opera di Arnold Dall’O, altrettanto eterogeneo è il suo approccio nei confronti delle tecniche. I suoi dipinti in formato grande sono completati da elementi scultorei ricavati dai materiali più disparati, come bronzo, cera, resina, stoffa o metallo.
15.05.2015 -
14.06.2015
INAUGURAZIONE: 15.05.2015 - 18:00
Introduzion: Valentine Kostner
Intermezzo: Valeria Stuflesser (pianoforte), Marie Stuflesser (flauto)
ORARIO MOSTRA:
Tutti i giorni 16:00 - 19:00
Ve., sa. e dom.: 10:00 - 12:00
Lunedì chiuso
Mostra di sculture e pitture con opere di Egger Lienz, Nikodem, Prachenski, Stolz, Kasimir, Hönich, Thöny, Pinggera, Albin y Anton Pitscheider, Murer, J. Kostner ed altri
Le guerre portano distruzione e lasciano un vuoto non soltanto materiale ma soprattutto spirituale. Gli artisti sono coloro che soffrono maggiormente per questi conflitti perché hanno una sensibilità superiore e sono più inclini a farsi prendere emotivamente. In questa situazione drammatica l’arte rappresenta un modo per liberarsi da queste ansie, paure e sofferenze.
Le opere esposte nel Tublà da Nives a Selva parlano della sofferenza e angoscia direttamente o indirettamente subita dagli artisti. Nell’allestimento si è dato un peso particolare alla prima guerra mondiale, ma sono esposte anche diverse opere che rimandano ad altri conflitti bellici più recenti. Rendendoci conto delle circostanze drammatiche in cui sono state create queste opere e cogliendone il messaggio, sicuramente non possiamo rimanere indifferenti.
Apertura: 23/04/2015 alle ore 20:30
Introduzione: Georg Demetz
Intermezzo: Fredesc Ploner (violino)
Orario della mostra: da martedì a domenica dalle 15.:30 alle 18:30.
Lunedì chiuso.
Inaugurazione: 06.03 2015 alle ore 20:00
Introduzione: dott.ssa Lisa Trockner
Intermezzo: Valeria mussner (flauto), Verena Felderer (arpa)
Orario d'apertura:
tutti i giorni dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 16:00 alle 19:00, sabato chiuso.
L’esposizione dal titolo Nachtgarten raccoglie un insieme di disegni in grande formato e quadri realizzati negli ultimi quattro anni. Il filo conduttore è la natura, da intendersi non soltanto come paesaggio o stato primario ed innocente, ma anche come natura interiore che si manifesta soprattutto per mezzo di sogni ed intuizioni.
Le presenze umane, animali, vegetali e minerali sono intessute ed intrecciate insieme in tableaux privi di distinzione gerachica tra le specie. Ritratti di minerali prendono il posto di ritratti di esseri viventi; paesaggi minimi di licheni si distendono vicino a forme di animali che contengono i fantasmi di altre forme; corpi pietrificati danno vita, mentre corpi viventi si trasmutano in minerali.
Un giardino notturno, metamorfosi delle forme e dello spirito che le abita, nel quale la simbiosi e lo scambio di elementi organici ed inorganici, simboleggia l’interdipendenza tra le varie specie e di tutto ciò che esiste.
Sara Welponer vive e lavora ad Ortisei.
orario
24.12.14 _ 06.01.2015: 10:00 - 12:00 / 16:00 - 19:00
25.12. & 31.12.2014: chiuso
07.01. _ 25.01.2015: 16:00 - 19:00
dal 07.01.2015: sabato chiuso
„c’è ancora tempo“ è il titolo di un lavoro che introduce la mostra di martina stuflesser, artista che vive a bolzano ed è nata a ortisei.
„c’è ancora tempo“ vuole essere una ribellione politica alla violenza, all’ingiustizia, alla disuguaglianza, alla fretta di vivere.
l’artista mette al centro della sua opera la posizione della donna e del suo lavoro insieme alla bellezza della natura e colloca questi elementi nella luce, nella vita vissuta, nello spazio.
„c’è ancora tempo“ è un manifesto, è la speranza di guadagnare tempo, la speranza di un ripensamento, di un cambiamento di attitudine e, non ultimo, un omaggio al marito perso di recente.
VERNISSAGE Sa., 20.09.2014 - 18:00
Internventi:
dott. Lukas Plancker - Assessore comunale
dott. Florian Mussner - Assessore provinciale
dott. Wolfgang Moroder - Presidente Museum Gherdëina
Introduzione del autore prof. Wilhelm Lutz cun visita ala mostra
Intermezzo: Grödner Geigenmusik
Buffet rustico
Orario: Tutti i giorni dalle 16:00 alle 19:00
Da giovedì fino domenica anche dalle 10:00 alle 12:00
Lunedì chiuso
Immagini del paesaggio insediativo e rurale della Val Gardena nel 1956.
Il paesaggio culturale è ampiamente soggetto a continue trasformazioni, tanto più intense quanto maggiori sono le forze economiche prevalenti. Ed è così anche in Val Gardena.
La trasformazione economica strutturale che ha preso avvio in Val Gardena già nella seconda metà del XIX secolo, per rafforzarsi prima ma soprattutto dopo la Seconda Guerra Mondiale - inizialmente a Ortisei, successivamente anche a
S. Cristina e a Selva Gardena - ha portato a modifiche permanenti del quadro insediativo e anche di quello topografico. I masi sono stati abbandonati, spesso trasformati, oppure andati in rovina, la coltivazione dei campi ha gradatamente perso importanza fino a non rivestirne più alcuna e i campi sono diventati prati. Il “palancin” tipico di stalle e fienili ha perso la sua funzione.
Nel corso di una ricerca sulla cultura e la civiltà della Val Gardena, svolta a metà degli anni ’50 su iniziativa del mio docente universitario a Innsbruck, Univ.-Prof. Hans Kinzl, in occasione delle mie ricognizioni e dell’opera di schedatura ho mappato ampi tratti di campagna, fotografando con l’occasione masi e insediamenti. Le immagini servivano anzitutto come supporto mnemonico ai fini dello studio, ma allo stesso tempo documentavano con grande compiutezza il paesaggio insediativo e agricolo della Val Gardena del 1956, e ci permettono oggi di illustrare la trasformazione subita dal paesaggio culturale gardenese nell’ultimo mezzo secolo.
Wilhelm Lutz
Storie di ordinaria, eroica umanità
Un
Cristo umanissimo, così umano da apparirci quasi irriconoscibile, ci
sovrasta inchiodato alla sua croce grezza. La pelle cascante, la carne
sconfitta, le braccia che, malgrado la postura, appaiono svuotate,
afflosciate ma dai risvolti e dai significati così sottili da lasciare
spiazzati. Il Cristo di Leo Ferdinando Demetz ci appare deturpato da un
peccato che – e in questo l’artista si rivela di una modernità
fulminante – si concretizza come decadimento, come un incuria di se
stesso. La bellezza ieratica lascia il posto ad un’interpretazione
inedita in cui il morire per i peccati degli uomini si traduce in un
morire, anche, per le debolezze e le miserie di quegli stessi uomini.
Eppure
Demetz è in grado di raccontarci tutto questo mantenendosi sempre
sull’equilibrio di una certa leggerezza, di una bellezza di fondo che
non viene mai meno. Virtuoso del legno, innamorato della figura,
l’artista decide di far ruotare intorno a questo Cristo la sua nuova
personale dove ci presenta, come di consueto, una galleria di ritratti
dalla grazia impeccabile e dalle storie struggenti.
Scolpite con una
perizia impressionante – capace di rendere la consistenza della pelle,
di definire perfettamente i dettagli di un’espressione – queste lievi
figure di tiglio, castagno e cirmolo ci appaiono come se emergessero a
fatica dalle pareti, oppure scaturissero per una magica alchimia dal
cuore del tronco. Sono eroi vagamente epici, guerrieri le cui imponenti
corna ne fanno impavidi condottieri; sono angeli di una bellezza
luminosa che rinascono con un cuore nuovo e uno spirito intatto
manifestato in un paio di giovani ali che spuntano dal petto. Ma sono
anche uomini e donne persi nella loro triste quotidianità, sposi
rassegnati, vecchi umiliati, carcerati chiusi nella loro muta rabbia,
uomini schiacciati dalla vita, che si concretizza in una pressa pronta a
serrarne il capo. E giovani che cercano nella natura, e nelle sue verdi
radici, il senso stesso della propria esistenza e della propria
sussistenza, la redenzione per un futuro possibile.
Alessandra Redaelli
Vernissage: 14.08.2014 - 18:00
Introduzione: Alessandra Redaelli (critica d’arte)
dr. Lukas Plancker (assessore comunale)
Intermezzo: Daniela Demetz
Orario d'apertura:
Tutti i giorni: 10:00 - 12:00 / 16:00 - 19:00
Mar., mer., ven. e dom.: 20:30 - 22:30
Sabato chiuso con eccezione del 16.08.2014
Vernissage: venerdì 11 luglio 2014 alle ore 20.30
Orario: tutti i giorni dalle 16:00 alle 19:00.
Domenica, martedì, mercoledì e venerdì anche
dalle 20:30 alle 22:30.
Lunedì chiuso.
Artisti ed artiste: Stefan
Alber, Thiago Bortolozzo, Harun Farocki, Daniel Künzler, Lena Lapschina, MDMM,
Philipp Messner, Planète Concrète, The Wa, Felix Tschurtschenthaler, Maria
Walcher.
Una mostra del Südtiroler Künstlerbundes in collaborazione con l'associazione culturale "Tublà da Nives"
Mostra fotografica di Adrian Bischoff.
Inaugurazione: Martedì, 10 giugno 2014, ore 18:00
Intermezzo musicale "Luca & David Acoustic Duo"
Organizzatori: Ufficio Parchi Naturali & Associazione Turistica Selva Gardena
Orario mostra:
Tutti i giorni dalle ore 16:00 alle 19:00
Mercoledì e domenica anche dalle ore 10:00 alle 12:00
Lunedì chiuso
Nei giorni di venerdì 20/06 e sabato 21/06 la mostra rimane chiusa.
Il tedesco Adrian Bischoff si è specializzato a presentare le montagne illuminate in un modo sviluppato da lui con una tecnica esclusiva. Con questa tecnica crea foto affascinanti e cambia così le prospettive abituali di ogni spettatore. Citazione di un visitatore della mostra: „Queste foto sono sensazionali, mostrano le mie montagne come non le ho viste mai, mistiche e piene di rispetto. Adrian ha aperto con la sua nuova tecnica un nuovo e grande capitolo nella fotografia.“
Adrian Bischoff è nato il 14.11.1959 a Francoforte. Dopo la scuola e il liceo ha studiato economia, ma ha subito dato un seguito professionale alla sua grande passione per la fotografia. Nel 2000 ha vinto il „ Louis - Buiton Award“ per le foto di moda dal tema “Sott’acqua”. 2005 ha vinto il “Canon ProFashional Photo Award”, il più importante Photo Award della moda in Germania. Nel 2003 ha iniziato i suoi esperimenti sul progetto di illuminazione delle montagne. Tra il 1992 e il 2012 ha partecipato con le sue fotografie a diverse mostre collettive in Germania, Austria e Svizzera . Adrian è sposato e padre di cinque figli.
Manifestazioni di contorno durante la mostra:
Serata di degustazione altoatesina
Giovedì, 26.06.2014 - dalle ore 20.30
Presentazione: Belsy e Florian
Ingresso: € 8,00 (il ricavato viene donato)
Intrattenimento musicale con i "Piccoli musicisti della Val Gardena".
Serata in collaborazione con la Vinotheque Riffeser, la caseificio Valin e il negozio B&M Auer
„Brüder am Seil“
Domenica 29.06.2014 – 20.30:
Presentazione dei fratelli Favresse e Sean Villanueva (in lingua tedesca) con breve concerto da parte di Andreas Schaerer e compagni
Ingresso libero
Serata di degustazione altoatesina
Mercoledì, 02.07.2014 - dalle ore 20.30
Ingresso libero
Intrattenimento musicale con il musicista Andreas Unterholzner con il suo programma “Underwood music”.
Serata in collaborazione con la Vinotheque Riffeser, la caseificio Valin e il negozio B&M Auer
Vernissage: 12.04.2014 - ore 18:00
Saluti: dott. Peter Mussner, sindaco
introduzione: dott. Lukas Plancker, assessore alla cultura
Relazione: Egon M. Rusina
Orario: Tutti i giorni: 10:00 - 12:00 & 15:00 - 19:00
Lunedì chiuso
L’artista presenta una installazione di 150 quadri sul tema: „Flà“; una parola, che in ladino significa nientemeno che „respiro-fiato“. Si tratta di pitture quasi monocrome, disegni a matita e testi scritti che l’artista ha elaborato negli ulitimi 3 anni. L’installazione viene distribuita in tre cicli, di cui ognuno con la corrispondente tematica: Atman nella nebbia, Il tempo della neve, Il velo dell’aldilà (l’ultraterreno)
I tre temi, che nella loro espressione formale sembrerebbero significativamente diversi tra loro, in verità contengono la stessa sostanza: lo spazio infinito del vuoto, la transitorietà, il nulla.
„Atman“ è un’antica parola sanscrita (India), che, come nella parola ladina „flà“, significa: respiro-fiato-anima.
Questa tematica venne elaborata dal Rusina in 80 quadri (quadro singolo 70 x 50 cm) in monocromo verde turchino ed i quali vengono installati in un unico quadro di 15 metri di lunghezza x 2 metri di altezza.
„Neve“ è per Rusina il concetto più esemplare per la transitorietà. Tema, che venne elaborato dal Rusina in 3 inverni, in alta montagna, usando solamente la matita. Una installazione di 36 quadri (8 x 1,5 m). Paesaggi di neve al limite dell’astrazione, acribici, con un’infinità di lineette finissime per illustrare deserti bianchi.
Nel „velo dell’aldilà“, Rusina vede un mondo inconcepibile, la cui esistenza può essere agli inizi come anche alla fine. Un’insieme di quadri, che cromaticamente vanno da viola-rosso al viola-blu (7 x 1 m).
Le pitture ed i disegni venivano concepite ed elaborate quasi esclusivamente all’aperto, in montagna (Rasciesa-Cuecenes) a ca. 2.000 metri di altitudine in tutte le stagioni. Nel silenzio, nella solitudine, Rusina dipinge per portarsi all’introspezione ed all’analisi del suo profondo dell’anima, per riconoscere le radici della sua origine, ponendosi la domanda fondamentale sul significato e sul valore dell’essenza dell’essere e del nulla.
Inaugurazione: 26.02.2014 - ore 18:00
Orario: Tutti i giorni 16:00-19:00
Arte concreta
nell'astrattismo geometrico di Egon Senoner
Lo stile
neoplastico che caratterizza le opere dell'astrattista geometrico, di Egon, pur
non appartenendo a nessun movimento, egli compone con naturalismo proprio, la
geometria delle linee e con mirabile sinfonia cromatica, per talento innato;
poiché mentre Mondrian (Padre dell'astrattismo geometrico) e Doesburg, usavano esclusivamente
colori primari, l'astrattismo di egon Senoner è caratterizzato da un'ampia
tavolozza di fantasia e di colori vivi. E descrivendo così "un'arte
concreta" dove l'intelletto descrive in segni e linee, come simboli che
rimandano la realtà, riducendo
l'oggetto all'essenzialità e favorendo l'aspetto emozionale a quello estetico
in un linguaggio poetico artistico che trapela dalle sue tele, e che producono
un'emozione al fruitore di Egon Senoner, ed un ritorno all'aspetto geometrico
di tutte le forme originali esistenti in natura
Del Bene Berardino
06.10.2013 -
03.11.2013
Inaugurazione sabato 5 ottobre 2013 alle ore 17:00
Orario: da lunedì al venerdì dalle ore 15:00 alle ore 18:00. Domenica: 10:00-12:00. La mostra rimane sabato chiusa.
VERNISSAGE: 13.09.2013 - ore 20:30
Helene Demetz (scultura), Ottavia Demetz (pittura),
Roberta Perathoner (ceramica), Gabriella Ploner (vetro)
Curatore: Aron Demetz
Quattro donne, quattro spazi e quattro approcci diversi per fare posto ai propri sogni. Quattro cittadine della Val Gardena che sfidano le regole della tradizione per cercare nuove vie attraverso cui toccare la sensibilità delle persone e mostrare loro altri modi di vedere. Le artiste lavorano con tecniche e materiali diversi, e per formazione professionale, o per scelta personale, tendono alla rappresentazione figurativa e concreta delle cose.
Le opere esposte nell’ambito del centro culturale “Tublà da Nives” si possono ammirare in gran parte per la prima volta e fanno decisamente convergere l’attenzione sul femminile, vuoi per la scelta dei soggetti, o per quel che concerne l’esecuzione.
Le diverse posizioni delle artiste si riconducono a una concezione della materia tra l’astratto e il concreto che è simile per tutte, e trovano così un filo comune.
VERNISSAGE: Giovedì, 22 agosto 2013 ore 20:30
Orario: giornalmente dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 16:00 alle 19:00
Domenica, martedi, giovedì e venerdì dalle 20:30 alle 22:30.
Lunedì chiuso
“Una via per arrivare al nocciolo delle cose”
Nel mondo di oggi l’uomo è esposto a un estraniamento latente che con la frivolezza dettata dal consumismo tipico dei nostri tempi rode profondamente il suo essere minacciandone l’equilibrio psichico. Non lontano da questo processo si trova anche quella parte della società in cui i confini delle sfera artistica tendono a sfumare nella speculazione economica.
Può sembrare un po’ riduttivo e in questo contesto forse eccessivamente schematico, se nella scultura vista come rappresentazione della figura umana ci si rifà sempre ancora al principio apollineo dell’individuazione, vale a dire del riconoscimento di se stessi. Eppure, se guardiamo a H.J.Runggaldier, pare inequivocabile che lo sviluppo su più livelli e al contempo lineare delle sue opere sia da ricondurre, nell’insieme, al tema “Uomo, fai emergere il tuo essere!”. Rispecchiando il suo stesso carattere discreto e riservato, lo scultore interpreta le proprie figure in un atteggiamento mentale sensibile e riflessivo: in piedi, mentre camminano, aspettano o guardano, in diverse collocazioni spaziali, esse celebrano il pensiero del sublime, l’ordinamento dell’espressione che riposa dentro di loro.
Questo principio dell’ordinamento viene altresì accentuato dalla collocazione della figura umana in un contesto figurativo di ispirazione geometrica fatto di linee verticali e orizzontali, laddove immagini di travi, stele e colonne fungono da coordinate della trascendenza e dell’immanenza.
L’artista riesce a cogliere “il nocciolo delle cose” anche quando, con finezza filigranica, stilizza l’essere umano con materiale organico vegetale creando immagini simboliche in cui cultura e natura si intrecciano e si completano. L’essere pensante e l’eterno crescere sono per Runggaldier un’unica cosa, solo fra loro gli uomini sono separati a causa dell’estraniamento e del disorientamento.
Georg Demetz
VERNISSAGE venerdi, 2 de agosto 2013 alle ore 18:00 Uhr
Orario: giornalmente dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 16:00 alle 19:00
Domenica, martedi, giovedì e venerdì dalle 20:30 alle 22:30.
"Assoluto Visivo"
La mostra riunisce oltre 20 fotografie e installazioni fotografiche dell’artista Carlo D’Orta, alcune già esposte in primavera in una personale presso il Museo di Arte Contemporanea Palazzo Collicola di Spoleto, altre tra maggio e giugno a Milano in occasione della fiera internazionale di fotografia MIA Fair 2013 e a Roma in una personale presso lo Studio Lattanzio Group. L’esposizione è accompagnata dal catalogo “La Biologia dell’Inorganico” (Romberg editore).
“Le città hanno trame sottili che a volte si rivelano per quello che sono, textures di una vita che scorre anche sotto o dentro le geometrie sensibili. Carlo D’Orta indaga la superficie delle città, segue il concetto di una trama che avvolge la realtà con una nuova pelle. La città moderna, verticale, ha un suo Dna proprio nelle geometrie delle architetture, nei punti di collegamento tra l’interno e l’esterno, tra il paesaggio urbano e la vita nascosta della gente. Il fotografo fa emergere una sorta di natura biologica nell’affrontare l’epitelio urbano…” (Valerio Dehò) (*)
“Carlo D’Orta è un ‘biologo’ del paesaggio contemporaneo, un ricercatore sottocutaneo che scava sotto il primo strato dell’apparenza urbana, dove le strutture diventano sinapsi architettoniche, dove i macroelementi richiamano il micromondo cellulare. Il suo occhio ragiona con un principio scientifico e una attitudine pittorica, secondo equilibri complessi mai automatici, sul filo di una razionalità che interpreta i codici del reale, scovando l’ambiguità praticabile tra figurazione e astrattismi.” (Gianluca Marziani) (*)
(*) dai testi critici pubblicati nel catalogo “La Biologia dell’Inorganico”, Romberg editore, 2013
VERNISSAGE venerdì, 5 luglio 2013 alle ore 20:30
Orario: Giornalmente 16:00 - 19:00
Domenica, martedì, mercoledì e venerdì 20:30-22:30
Lunedì chiuso
ESPOSITORI: Peter Senoner, Hubert Kostner, Michael Sailstorfer, Bertram Kober,
Diego Perathoner, Paul Feichter, Thomas Sterna, Arnold
Holzknecht.
Curatore: Tobia Moroder
Tublà da Nives - Südtiroler Künstlerbund
Mi sento molto grato e onorato in quanto un po "forestiero", poter esporre le mie foto in quei luoghi fantastici, che sono stati meta in gioventù delle mie scorribande alpinistiche.
Sono nate così le mie foto, da un sogno giovanile, di puro romanticismo, maturato in quei luoghi dove passeggiavo e arrampicavo, ma troppo spesso con un occhio rivolto al cielo, a guardare estasiato i rapaci volteggiare sulle vette, che mi è nata non solo la voglia di volare, ma anche quella di trasmettere con la fotografia tutta la magnificenza delle Dolomiti. Tanto mi ammaliavano guardarle da sotto, quanto mi estasiavano scoprirle da sopra.
Mostra di pitture
03.08.2012 -
26.08.2012
Esposizione dell’ Associazione Artigianato Artistico di Selva Gardena
"Il Giro racconta" Wanderausstellung
In Zusammenarbeit mit dem Tourismusverein Wolkenstein
Ausstellung der Mittelschule Wolkenstein
Ausstellung der Lia ARTejanat ARTistich de Sëlva
Il trio altoatesino CORDES Y BUTONS presenta il loro nuovo album „perig“. Attraverso le loro radici alpine e oltre, conducono il pubblico in un viaggio musicale incantato, catturandolo con composizioni originali cariche di sentimento e temperamento. Il titolo dell'album, „perig“, incarna bellezza, commozione, eccellenza, impressione, emozione, stupore e unicità. Tutte queste sfumature emotive si riflettono in questo lavoro musicale versatile.
CORDES Y BUTONS sono:
Tamara Gamper - Violino e voce
David Moroder - fisarmonica
Reinhilde Gamper - Cetra e voce
Entrata con offerta libera
Rapresentazione teatrale in lingua tedesca.
Regia: Alexandra Wilke
Direttore di produzione: Markus Westphal
Attori: Alexa Brunner, Laura Masten, Katrin Rabensteiner, Markus Westphal als KI.
In collaborazione con il Comitato per l’educazione permanente di Selva Gardena.
Lorenzo Fabiano, giornalista e scrittore di Verona, presenta il suo ultimo lavoro letterario che parla di dieci episodi sportivi degli anni ’70 che hanno caratterizzato la sua infanzia. Dieci storie di sconfitte brucianti che hanno segnato le carriere di altrettanti campioni, ma che soprattutto li hanno anche fatto crescere e maturare come persone oltre che come sportivi. Il tutto sullo sfondo del difficile periodo di un’Italia “ferita” dal terrorismo e dagli anni di piombo. Lorenzo Fabiano ha scritto per “L’Arena di Verona” e il “Corriere del Veneto”, oggi è giornalista free-lance e collabora con il T-Quotidiano. Fabiano ha un legame stretto con Selva e la Val Gardena, che conosce dal tempo dell’infanzia, e definisce amorevolmente la sua seconda casa.
Katia Moling: violino,
viola, canto
Jan Moling: percussione,
handpan, didgeridoo
Gota – sono i fratelli Jan e Katia Moling di La Valle. Il loro repertorio
musicale spazia dai suoni meditativi e mistici di handpan, violino e canto,
fino alle melodie arcaiche e tribali, accompagnate dal didgeridoo e da vari
strumenti a percussione. I testi delle canzoni ladine raccontano della natura,
dei sentimenti e della vita.
Ingresso gratuito.
Serata in lingua tedesca
Partecipano:
Christoph Moar, esperto IT
Dr. Simon Kostner, medico a Selva Gardena
Markus Klammer, critica d’arte
Hannes Senfter, giornalista
Lukas Plancker, moderatore
01.05.2024
Nell'ambito della mostra "Nosc uciei", l'associazione "Lia Uciei Gherdëina" invita a una gita alla scoperta dell’avifauna locale.
Gentili soci/e, con piacere Vi invitiamo all’assemblea generale dell’associazione culturale “Tublà da Nives” che si terrà martedì 27 febbraio 2024 nel centro culturale “Tublà da Nives“ a Selva alle ore 00:45 in prima convocazione e alle ore 20:00 in seconda convocazione.
Ordine del giorno:
• Introduzione del Presidente
• Saluto delle autorità
• Relazione attività espositiva 2023
• Rendiconto e approvazione bilancio 2023
• Presentazione attività culturale 2024
• Varie
LUNESC DE CARNESCIÀ, 12.02.2024 dala 20:30
"Ciculata, ëi y d'autra melntendudes" - na sëira de mujiga, sketch y matades. Cun garanzia de bona ueia y sambën dal vif.
N ël, n’ëila y n’afa dal muet ruva al infal tl’Auta
Gherdëina, chiran l spetacul da carnescià ultimatif. Mé bon, che Oswald à pea si acordeonn.
L fej pea:
Marieke Volgger sciche Donna Gloriette
Carlo Emanuele Esposito l bel ciantarin jëun
Michael Golser armonica
Unide duc y dutes n mascra!
Ntreda: 10,00 € (cun buanda)
Attori: Laura Masten, Markus Westphal
Regia: Alexandra Wilke
Entrata: 10 €, Soci 8 €
Prenotazione biglietti: mob. 333 7166471 - info@tubladanives.it
Presentazione in lingua tedesca
Tavola rotonda con:
Egon Rusina, artista
Lidia Bernardi, presidente dello Schi Club Gherdëina
Sabina Willeit, cantante d'opera
Alex Vinatzer, atleta di ski alpino
Moderazione di Lukas Plancker
Sia nello sport come nell'arte bisogna raggiungere qualcosa. Un titolo da campione del mondo, una riconoscenza e buona critica da parte dei media. Si parla di prestige, de risultati, di meriti e alla fine di raggiungere la vetta più alta. Sport e arte sono due argomenti che hanno più cose in comune: in entrame c'è bisogno di disciplina e durevolezza, di dimostarer impegno e diligenza. Il talento solo non basta. Sentiremo dove le due attivitá si toccano e dove si tracciano le parellele e le differenze di queste due attivitá caratteristiche per la Val Gardena.
(presentazione in lingua ladina)
"Wein ist mein ganzes Herz“ è il nome della serata musicale-letteraria dedicata al piacere del vino che si terrà lunedì grasso al Tublà da Nives. Christine Lasta e Toni Taschler guarderanno in bocca il vernacolo, daranno ricette per la sbornia, spiegheranno il rapporto tra politica e alcol e racconteranno gli effetti collaterali erotici del bere vino. I luminari della musica altoatesina Helga Plankensteiner e Michael Lösch accompagneranno la serata con vecchi e nuovi successi "inebrianti", mentre il sommelier Elvis Costa servirà ottimi vini altoatesini.
L'evento si svolgerà lunedì 20 febbraio 2023, a partire dalle ore 20.00. Gli interessati possono prenotare i biglietti chiamando il numero 3337166471 o inviando un'e-mail a info@tubladanives.it . L'ingresso costa 30 euro.
CONCERTO D‘AVVENTO
con il quartetto vocale della Val Gardena "De Cater"
Entrata libera
„Oswald auf Reisen“
Musica dall'Oriente all'Occidente con il Trio Nubium
L'"ultimo menestrello" Oswald von Wolkenstein viaggiò molto lontano per il suo tempo. In un certo senso, è la guida turistica del "viaggio canoro" in vari paesi e culture, partendo dall'Alto Adige, passando per l'Italia, la Francia e la Spagna, fino al Regno d'Inghilterra, dalla Grecia alla Persia e ritorno. In linea con lo stile di Oswald, il Trio Nubium si accompagna con diversi strumenti.
TRIO NUBIUM
Giti Huber, canto
Martina Schäffer, chitarre, liuto, mandolino
Konrad Huber, canto, chitarra, contrabbasso
Entrata libera
A song, a cello, a troubadour.
Mentre la vita le ha distrutto il cuore, Mara ha trascorso la maggior parte del Lockdown a letto. Soprattutto a piangere.
Lacrime di coccodrillo piuttosto grandi.
Una volta capito che l'intorpidimento con alcol e sigarette non era una scorciatoia garantita, scrisse alcune canzoni.
Sfortunatamente - ma non sorprendentemente, canzoni tristi.
Un concerto in lode della malinconia. Una celebrazione di cuori spezzati.
Qualche lacrima. Una spruzzata di umorismo.
Aspettatevi una performance triste ma unica della violoncellista troubadour Mara Miribung.
Solo per i più coraggiosi.
https://www.youtube.com/watch?v=BGUTgc9Rkn8&ab_channel=maramiribung
Georg Malfertheiner e Irene Moroder, che attraversano la vita insieme come coppia sposata, cercano di combinare le loro due passioni, la musica e il poetry slam, per la prima volta sul palco. Verrà servito un menu musicale di suoni percussivi guarnito con testi in tutte le tre lingue provinciali.
Entrata libera!
Serata di letteratura in lingua ladina con Rut Bernardi e Ivan Senoner
Rapresentazione in lingua tecnica
Concerto di musica classica con la pianista Eva Vinatzer e la flautista Valeria Mussner.
Melodie da Mozart a Puccini
Una seconda rappresentazione avrà luogo alle ore 21:00
Entrata gratis; accesso solo con Green Pass
Cabaret in lingua tedesca
Racconto scenico di vita, imprese e passioni del rocciatore triestino.
Le Dolomiti si possono gustare in tanti modi: guardandole, percorrendole, scalandole o anche raccontandole. Questo spettacolo vuole fare proprio questo: essere un racconto scenico delle imprese dolomitiche del famoso rocciatore triestino, stabilitosi durante gli ultimi anni delle sua vita a Selva di Val Gardena, dove morì in giovane età per un banale incidente. Attraverso un susseguirsi di monologhi recitati e riferimenti biografici, raccontati da una voce narrante, inframezzati da immagini, brevi filmati e richiami musicali dell’epoca, si va delineando la vita dell’uomo Emilio Comici, la sua passione per le Dolomiti, i suoi viaggi, gli amici e gli amori.
Un “Emilio” rievocato attraverso tutte le sue più palpitanti passioni e tragiche traversie.
con Carlo-Emanuele Esposito
HAVE YOURSELF A MERRY LITTLE CHRISTMAS
Evi Mair - voce
Georg Malfertheiner - vibrafono
Michele Giro - pianoforte
Roberto Zecchinelli - basso
Roman Hinteregger - batteria
Entrata libera!
Serata di cabaret in lingua ladina
in lingua tedesca
Serata musicale
PROGRAMM 2019
Donnerstag, 19.09.2019
17.30
Uhr ERDE
20.00
Uhr ARCHITEKTUR
UND UNENDLICHKEIT
Freitag, 20.09.2019
17.00
Uhr FREE SOLO
19.30 Uhr PARASOL PEAK
Wenn
er kommt, dann schießen wir!
mit
anschließendem Q&A mit
Jona Salcher
Samstag, 21.09.2019
15.00
Uhr IMMER
UND EWIG
mit anschließendem Q&A mit Fanny Bräuning
18.00
Uhr
THE ICE WATCHMEN mit anschließendem Q&A mit Fabio Olivotti
20.00
Uhr MANASLU
15.00
Uhr THE
DAWN WALL
17.30
Uhr SIEGERFILM - bester Kurzfilm
SIEGERFILM - bester Dokumentarfilm
Presentazione del nuovo libro sull’intramontabile mito del cavallino rampante “Ferrari. Gli uomini d’oro del Cavallino“ - Ritratti di nove eroici piloti che hanno fatto la storia della Ferrari e della Formula Uno.
Umberto Zapelloni ha cominciato a seguire la Formula 1 negli anni „Ottanta“ quando era inviato de „il Giornale“ di Montanelli sui circuiti di tutto il mondo. Dopo diciasette anni è passato al „Corriere della Sera“ dove, dopo aver raccontato i Mondiali di Schumacher, è diventato responsabile della redazione Sport e Motori. Dal 2006 al 2018 è stato vicedirettore de „La Gazzetta dello Sport“. Ha scritto diversi libri automobilistici: La Rossa e le altre (con Luca Dal Monte), Formula Ferrari, Ferrari 70. Ha curato l’Enciclopedia Ferrari e l’Opera Omnia Ferrari in dvd. Ha pubblicato i volumi Formula 1, Motociclismo, Valentino e Ferrari nelle pagine de „La Gazzetta dello Sport“. Attualmente collabora con diverse testate e con „Sky“ e „Mediaset“ oltre a curare il blog motoristico topspeed.blog.
Entrata libera
Serata di discussione in lingua tedesca
Sarata di Carnevale in lingua ladina con Ivan Senoner & Engl Colcuc
INVITO ALL’ASSEMBLEA GENERALE
Vi invitiamo all’assemblea generale dell’associazione culturale “Tublà da Nives” che si terrà
martedì 29 gennaio 2019 nel centro culturale “Tublà da Nives “ a Selva alle ore 19:45 in prima convocazione
ed alle ore 20:00 in seconda convocazione.
Ordine del giorno:
• Saluti delle autorità e introduzione del Presidente
• Relazione attività espositiva 2018
• Rendiconto e approvazione bilancio 2018
• Presentazione attività artistica e bilancio preventivo 2019
• Presentazione dei candidati e delle candidate per l’elezione del direttivo
• Elezione del direttivo per la legislatura 2019-2022
• Varie
A termine della seduta vi sarà un piccolo rinfresco.
Cordiali saluti
dott. Leo Senoner
Presidente
Reinhilde Gamper - cetra e canto
Tamara Gamper - violino e canto
David Moroder - Steirische Harmonika
Entrata libera
Manifestazione in lingua tedesca
Tavola rotonda (in lingua ladina)
Na sëira dedicheda ala chitara y a si bela cianties. Deplu sunadëures y ciantautores lascia audì „covers“ y/o si cumposizions. Palch liede per mujiga d’uni sort cun i pasciunei dl bel sonn dla chitara.
Turnoi „Blitz“ de scioh cun referat Deplù jugadëures garejea contra l averser.
Iscrizions nchin ai 21.04.2018 cherdan su l numer 345 88 35 488
Urganisazion: Lia cu lturela „Tublà da Nives“ yLia Schach Gherdëina
Concerto di primavera per flauto traverso e pianoforte. Opere di Ravel, Saint Saëns, Fauré, Bizet ...
Entrata libera.
Serata in lingua tedesca
Referat de Ingrid Runggaldier
Sëlva, Tublà da Nives
Tla storia dl’arpizeda ie l’ëiles tan che nia da udëi: si inuemes ne n‘ie nia cunesciui, si meric nia recunesciui. Ma nce l‘ëiles à scrit la storia dl alpinism. L ie, danz, n’autra storia che chëla che vën cunteda de solit. Te si referat vëniel descurì pregiudizies, la nes conta stories de vita de alpinistes y nes mostra su si mutivazions. L ie na nrescida storich-culturela di aspec spezifics dla storia dl alpinism feminil.
L’associazione culturale “Tublà da Nives” organizza in collaborazione con il consiglio di formazione di Selva Val Gardena una mostra che implica la tematica della montagna.
Idea e concetto
Nell’area alpina, la montagna è un elemento fisso della vita e della cultura. La montagna influenza e determina da sempre la vita giornaliera delle popolazioni. Alla tematica della montagna vengono attribuiti differenti significati: la montagna come simbolo di confine, sormontare, assolutismo, sicurezza, minaccia, libertà, stoltezza, corraggio, miti, eroi ecc.
Con la conquista dell’area alpina, verso la fine del 19 secolo – inizialmente nei mesi estivi, ma successivamente anche durante il periodo invernale – divenne un luogo dove trascorrere il tempo libero con effetto ristoratrice per il turismo individuale.
Con l’urbanizzazione dell’area alpina, la montagna divenne una mèta importante per gli alpinisti. Nell arte, le montagne raffigurano da sempre l’elemento di molteplici forme di espressione: pittura, scultura, e non come ultimo la fotografiea e video).
Obbiettivo
La finalità èdi organizzare una mostra, dove tutti abbiano la possibilità di dare un contributo. Èprevisto di organizzare un una mostra, dove il tema della montagna possa essere interpretata dalle diverse angolazioni.
Criteri di partecipazione
Al bando possono partecipare persone singole, oppure gruppi. Vengono prese in considerazione le seguenti categorie:
• Bambini ed adoloscenti • Adulti
Una giuria terrà una selezione da tutte le proposte inviate, che poi verranno scelte per la mostra.
Sono accettati i seguenti media:
Contributi artistici (pittura, disegno, fotografia, grafica, scultura, letteratura, film, animazione, spots. musica). Azioni e progetti (documentati con parole e immagine - cioè tramite i social media)
Supporto del progetto
Consiglio di formazione di Selva Val Gardena e l’associazione “Tublà da Nives”
Condizioni di partecipazione
La partecipazione al concorso è gratuita.
I/le partecipanti dovranno compilare entro il 4 giugno 2017 in tutte le parti il bando (da scaricare dal sito www.tubladanives.it) e spedirlo via e-mail a
info@tubladanives.it
I/le partecipanti consegnano fino a tale data i seguenti allegati:
-uno schizzo, foto o rendering dell’idea con le indicazioni complete (titolo, materiale, misure, anno di creazione). Ammesse sono tutte le forme espressive nel campo della arte. In forma bidimensionale oppure tridimensionale, compresi contributi musicali o da film.
Sono concesse di presentare fino al massimo 3 proposte.
- Una descrizione dell opera in formato word, max Din A4 per opera, dove viene brevemente descritta in una delle tre lingue: tedesca, italiana oppure ladina.
Premi
Tra tutti i partecipanti verrà consegnato un premio del pubblico. L’opera piu meritevole verrà premiata con una escursione accompagnata da una guida alpina su una cima delle montagne della Val Gardena.
Se invece l’opera più piacevole verrà valutata quella di un minorenne, il premio consiste l’ingresso al parco avventure „Emozion Col De Flam“ ad Ortisei.
Giuria
La giuria è composta da rappresentanti del consiglio di formazione di Selva Val Gardena e dell’associazione
“Tublà da Nives”, piu una persona esperta esterna.
Selezione
In base alle documentazioni presentate, la giuria sceglierà i partecipanti. La decisione della giuria è insindacabile e non puo essere contestata. La giuria ha la facoltà di inviare ulteriori persone a partecipare al concorso.
Svolgimento
Entro 4 giugno Inviare via mail a info@tubladanives.it
Entro 6 giugno Selezione tramite la giuria
Dopo l 8 giugno Conferma di accettazione, oppure disdetta.
Inaugurazione 9 settembre 2017
Mostra 10 settembre fino 6 ottobre 2017
Annotazioni
Tutte le persone o gruppi che verranno ammessi alla mostra si obbligano di consegnare l’opera nei tempi previsti, e di ritirare l’opera a fine mostra. Le opere non sono assicurate durante la mostra.
Ulteriori informazioni sul sito internet www.tubladanives.it. oppue chiamando il numero di telefono 348 33 80 455 (direttore artistico Vinzenz Senoner).
RUDI PERATHONER PREMIATO A NEW YORK.
L’architetto e socio fondatore del Tublà da Nives, Rudi Perathoner, ha vinto il prestigioso premio di architettura A+ Architizer Award. Trattasi di un concorso di architettura della piattaforma social media, al quale partecipano annualmente più di 5000 progetti, valutati da una giuria di 400 architetti. Rudi Perathoner ha vinto il premio nella categoria “case di abitazioni fino a 4 piani” con il suo progetto “Black Eagle”, una villa privata costruita a Selva nel 2016.
Concerto di fisarmonica
Premio
Lettura di Paul Demetz e musica di Georg Malfertheiner in memoria della scrittrice ladina Frida Piazza
Ingresso libero
Organizzazione: Museum Gherdëina
Dokumentarfilm, Zeitzeugnisse und Musik anlässlich des 50. Jubiläums der legendären Horrorkomödie „Tanz der Vampire“ von Roman Polanski.
Matthias Höglinger zeigt seinen Dokumentarfilm zu den Filmdreharbeiten in Gröden und auf der Seiser Alm.
Mit
von der gruseligen Partie sind die Zeitzeugen Professor Edgar Moroder
und Eugen Obletter mit bissfesten Anekdoten und Erinnerungen rund um die
damaligen Hollywood Stars. Als Spezialgast zum Anbeißen begrüßen wir
Emanuel Esposito mit blutigen Gesangseinlagen aus dem gleichnamigen
Musical, am Keyboard begleitet ihn Eduard Demetz.
Masken sowie Faschingskostüme passend zum Thema sind ausdrücklich erwünscht.
L sona: Ursula Thaler (cetra), Erika Thaler (Hackbrett), Sabine Gamper (chitarra), Viktor Canins (contrabasso)
Entrata libera
Projekt CONNECT - Jëuni y Tecnologia
„L nflus dla comunicazion digitela sun la vita
da uni di di jëuni“
Sëira de discuscion ntëur a n argumënt atuel y
nteressant dantaldut per i jëuni.
Ghesc´: Tobias Klassen, Hannes Mussner, Alessandra Kostner, Francesca Callegari, Max Mussner
Moderazion: Christine Senoner
Progetto "Connect - Jëuni y Tecnologia"
Batteristi e percussionisti giovani della Val Gardena „in concert“.
Direzione: Georg Malfertheiner
Ingresso libero
Selva Gardena
Centro Carabinieri Addestramento Alpino di Vallunga
Inizio ore 16:30
(in caso di maltempo lo spettacolo si svolgerà in Piazza Comune alle ore 21.00)
«I giovani non hanno bisogno di prediche, i giovani hanno bisogno, da
parte degli anziani, di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo.» Sandro Pertini
Spettacolo teatrale con immagini multimediali e musica dal vivo sulla vita e gli insegnamenti di Sandro Pertini
Regia di Gianni Furlani e Mauro Bertozzi
Musiche dal vivo eseguite da Tiziano Bellelli, Emanuele
Reverberi
e Riccardo Sgavetti
Immagini a cura di Lidia Scalabrini
Entrata libera!
Con il patrocinio di:
Senato della Repubblica
Presidente della Camera dei Deputati,
Fondazione Sandro Pertini,
Comune di Reggio Emilia
Regione Emilia Romagna,
Istituto Alcide Cervi
Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980
Il cantatutore ladino Jean Ruaz presenta il suo secondo album di inediti dal titolo “Perde”. Registrato all'Avana, è il risultato di una proficua collaborazione con musicisti cubani, che hanno saputo interpretare e arrangiare in modo eclettico le sue canzoni. Accanto ai brani ladini ne troviamo altri in lingua inglese e in lingua italiana. A tratti la lingua ladina viene usata accanto a quella inglese confondendosi nello stesso brano. Ascoltando questo disco l'ascoltatore intuisce un processo virtuoso di scambio, elaborato dalla vivacità di creazione e accompagnato da una liberatoria “deconnotazione etnica”, che paradossalmente non può fare che un gran bene alla cultura ladina.
La serata presenta
un'inedita formazione composta da:
Jean Ruaz alla chitarra e voce
Francesco
Dallago al basso elettrico
Loris Dallago alla batteria
Matteo Cuzzolin al
sassofono.
Entrata libera!
Quietsch-verliebt
in Val Gardenia”
Carnevale nel Tublà da Nives
Serata
cabaret e chanson con accompagnamento musicale (fisarmonica) con Ingeborg Bliem Esposito, Brigitte
Canins (soprano), Carlo-Emanuele
Esposito, Harald
Pröckl
(fisarmonica).
Musiche di Zarah Leander, Jacques Brel, Georg Kreisler, Ralph
Benatzky, Pigor&Eichhorn, Brühne/Balz ed altri.
Durata della rappresentazione: 60 minuti.
Entrata: 10 euro (soci 8 euro)
Maschere e travestimenti di carnevale graditi.
„Die Gemeinwohlökonomie als Antrieb für eine regionale und nachhaltige Entwicklung“Vortrag von Klaus Egger - Kompetenzzentrum für Zukunftsfähigkeit von Wirtschaft & Gesellschaft (Terra Institute)Nachhaltigkeit
ist in aller Munde. Doch wie vernetzt man regionale Strukturen zu einem
gemeinsamen Ganzes indem sich alle Bürger_innen mitgenommen fühlen? Wie
schafft und erhält man wirtschaftlichen Wohlstand, ohne dass dabei die
Schwächsten und Leisen vergessen werden? Die Gemeinwohlökonomie als
praktisches und anwendbares Modell kann diese Entwicklung unterstützen
und Teil einer neuen regionalen Entwicklung werden.
Beginn: 20:30 - Kulturzentrum "Tublà da Nives" - Wolkenstein
Serata in lingua tedesca
ENTRATA LIBERA
Inizio ore 21:00 - Selva Gardena - Casa di Cultura "Oswald von Wolkenstein"
«I giovani non hanno bisogno di prediche, i giovani hanno bisogno, da parte degli anziani, di esempi di onestà,
di coerenza e di altruismo.» Sandro Pertini
Teatro in un atto unico con un attore, immagini multimediali e musica dal vivo sulla vita e gli insegnamenti di Sandro Pertini
Regia di Gianni Furlani e Mauro Bertozzi
Musiche dal vivo eseguite da Tiziano Bellelli e Riccardo Sgavetti
Immagini a cura di Gualtiero Venturelli
SELVA - TUBLÀ DA NIVES - Ore 20:30
Abbiamo il piacere di invitarla alla serata di discussione „FORUM SËLVA“ dedicata a ”La Grande Guerra vissuta dai tre gruppi etnici” presso il centro culturale “Tublà da Nives“ a Selva Gardena. Intervengono il dott. Hans Heiss, la dott.ssa Elfriede Perathoner ed il prof. Giorgio Mezzalira. Moderazione: Lukas Plancker.
Tema dell’incontro sarà la Grande guerra, i suoi miti e le sue disfatte, raccontati, interpretati e discussi da tre angolature, da tre storici, ciascuno appartenente ad uno dei tre gruppi etnici i quali ora convivono in modo pacifico nella nostra terra, che cent’anni fa era territorio di dispute belliche.
La sëira mët man dala 20:30.
„Mujiga y paroles“
Sëira de cabaret cun Simon Kostner dla Val Badia.
Al tlavier: Renzo Huber
Ntan la sëira puderan ciarcë „Sekt“ dl ciulé Praeclarus.
Leprò ne possa sambën nia mancé i crafons da Carnescià...
A Natale è usanza scambiarsi i regali e anche l’associazione culturale
Tublà da Nives di Selva Gardena ha pensato di non poter venir meno a questo principio. Su iniziativa dell’architetto
Rudolf Perathoner e con il supporto finanziario dell’Associazione Turistica di
Selva è stato confezionato un pacco regalo speciale. La parte vetrata (cubo)
della struttura Tublà da Nives è infatti stata impacchettata a regola d’arte
con un telo speciale color rosso porpora e tanto di fiocco dorato. Si tratta
invero del pacco regalo più grande delle Dolomiti, confezionato da 13 uomini
nella notte dell’antivigilia di Natale e ora da ammirare nel centro della
località di Selva. L’azione promossa dall’associazione culturale Tublà da Nives
è da intendersi come regalo culturale alla comunità di Selva e di tutta la Val Gardena e anche come
attrazione turistica del periodo natalizio. Il centro culturale Tublà da Nives
è stato inaugurato quatto anni fa. L’omonima associazione culturale offre un
ricco programma artistico e culturale con mostre ed esposizioni personali o
collettive, presentazioni, conferenze, simposi, esibizioni artistiche,
letterarie, musicali e multimediali. Si può ammirare e visitare il pacco regalo
più grande delle Dolomiti dal 24 dicembre al 6 gennaio 2015.
Aufführung um 20:30 Uhr.
EINTRITT FREI
Vom Rosenkrieg bis zur Schlacht um das Sorgerecht, von der ersten
Liebesnacht bis zum Scheidungsrichter ein ironisches Programm zum Lachen
über Themen die eigentlich zum Weinen sind, mit hohem
Realitätsanspruch.
Der Verein “Väter aktiv” hat sich der
landläufigen und vielseits bekannten Probleme, welche während und nach
Scheidungen zu Tage treten angenommen und bringt sie nun in
Zusammenarbeit mit dem Kabarettisten, Autor und Regisseur Dietmar Gamper
auf die Bühnen unseres Landes.
Die Gruppe „VA.THE“ Väter aktiv
Theater, vier Männer und zwei Frauen wenden sich an ein reifes
Kabarettpublikum um sich von ihm therapieren zu lassen und stellen die
absurden Szenen ihres realen Lebens nach, um so am Ende vielleicht auch
das Publikum ein klein wenig mit einer Humorkur zu therapieren.
Ein
Muss für alle verheiratete, für alle geschiedenen und alle
alleinstehende erwachsenen Menschen, sowie für alle Kinder geschiedener,
verheirateter oder alleinerziehender Eltern.
Il 9 ottobre 2014 presso il Tublá da Nives
Dala 20:30 te TUBLÀ DA NIVES
Mëisa turonda davierta al publich.
Anna Demez tën la relazion sun l'adurvanza dla rujeneda ladina te
familia y a scola.
Daldò mëisa turonda cun i
ghesć Leander Moroder, David Lardschneider, Patrizia Riffeser, Rita
Piazza.
Moderazion: Vinzenz Senoner
„Widerstand ist immer gut“
Joseph Zoderer legge dalle sue opere
In occasione della mostra „Flà“ di Egon M. Rusina
Tublà da Nives - Selva Gardena - ore 20:00
Inizio alle ore 21:00
Serata di beneficenza con musica e letteratura di Noluntas, Tobias Dellago e Ivan Senoner „Fudlé“.
Der Lananer durchquert mit einer
Handkamera im Gepäck das gebirgige Baskenland, Kantabrien mit seinen
endlosen Abschnitten auf Asphalt, das sehr eigentümliche Asturien und
das saftiggrüne Galicien mit seiner Hauptstadt Santiago. Nur selten
nächtigt er dabei in privaten Unterkünften, zieht die öffentlichen
Herbergen vor und erfährt die Besonderheit des Pilgerns in seiner
Einfachheit.
Das filmische Reisetagebuch gewährt Einblicke in
sehr persönliche Erfahrungen, die Günther Götsch in den 31 Tagen seiner
Wanderung gemacht hat. Dabei stößt der ungeübte Pilger mit seinem
10-Kilo-Rucksack am Rücken schon bald an die körperlichen Grenzen. Dem
gegenüber stehen die vielen lohnenswerten Erlebnisse inmitten der
hinreißenden Naturlandschaft zwischen Meer- und Bergwelt. So wechseln
sich emotionale Höhen und Tiefen ebenso ab, wie die vielen
Bekanntschaften am Weg.
Regie und Kamera: Günther Götsch
Schnitt: Andreas Niederkofler
Länge: 54 Minuten
Egregi soci,
con grande piacere Vi invito cordialmente all’assemblea generale dell’associazione culturale “Tublà da Nives” che si terrà sabato il
23 novembre 2013 nel centro culturale “Tublà da Nives” a Selva alle ore 17:30 in prima convocazione ed alle ore 18:00 in seconda convocazione.
Ordine del giorno:
• Saluti da parte delle Autorità pubbliche ed introduzione del Presidente
• Illustrazione dell’attività sociale del primo anno e presentazione in breve del programma di lavoro per l’anno 2014
• Approvazione del bilancio consuntivo e del rendiconto dell’anno 2013 nonché del bilancio preventivo 2014
• Approvazione della nomina per cooptazione nel Comitato Direttivo dei soci Roland Perathoner e Georg Planker
• Rinnovo tesseramento per l’anno 2014 ed eventuale iscrizione di nuovi soci
• Varie
Dopo la parte ufficiale (sino alle 19:30 circa) Siete tutti invitati per un ben meritato spuntino al buffet.
A partire dalle ore 20:00 – per chiudere in bellezza il primo anno d’attività sociale – intrattenimento all’insegna della musica blues,
dell’arte e del divertimento dal titolo “Il blues ed altri colori della musica”.
Concerto nell’ambito della mostra 4x4 - women in art
Gudrun Hartner, arpa
Sonja Leipold, cembalo
Caroline Mayrhofer, flauto dolce
Doris Nicoletti, flauto traverso
Tramite la combinazione insolita di arpa, clavicembalo, flauti dolci e flauti traversi Air-Borne extended riesce a creare un nuovo mondo di suoni e colori.
Programma:
Fabrizio de Rossi Re: A bop be bounce - Ole Buck: Gymel - Jacques M. Hotteterre-op.III/V: Prélude, Courante - Gabriele Manca: Conduites d´approche - Jacques M. Hotteterre-op.III/V: Sarabande, Minuet - Agostino di Scipio:4 variazioni sul ritmo del vento - Stefano Gervasoni: Due intermezzi - Ned Mcgowan: Wood burn
Ingresso libero
Culaburazion danter turism, paures y ambient -
puscibla o ndispensabla ?
La
lingia de scumenciadives che va sot al titul FORUM SËLVA dla lia
culturela Tublà da Nives va inant n mierculdi ai 12 de juni 2013 dala
20.30 cun n tema mpurtant y de gran atualità per Gherdëina. L argumënt
ie la "Culaburazion danter turism, paures y ambient - puscibla o
ndispensabla?". De cie viëres muessen pa jì y cie iel pa da fè per mëter
adum i debujëns de categuries y nteresc desferënc? Turism y economia se
scontra suvenz cun i debujëns dla natura y de chiche straverda l
ambient. Danter ite iel i paures, che vif a cuntat cun la natura y che
dà n cuntribut ndispensabl al mantenimënt dla cuntreda, defin nce tl
nteres dl turism. Ulà ie pa l drë balanz per ruvè a na drëta cumpetënza
de duta la pertes, y nce tl nteres de duc?
Animé la vita de cumenanza
trajan ite la jënt a dì la sia sun temesc desferënc, chësc ie l fin dla
scumenciadiva Forum Sëlva. Uni un po’ y dëssa dì la sia tl cuntest de
ancuntedes publiches y la mëises turondes daviërtes ala populazion de
duta la valeda raprejënta n mumënt de cunfront mpurtant.
I ghesc
reladëures nviëi ie l ambolt de Sëlva Peter Mussner, nstëss operadëur
turistich y paur, Siegfried Mussner, paur de Sëlva, Ezio Prinoth, ost y
raprejentant dl turism y Christian Stuflesser dla lia natura y usanzes.
Tres la sëira mëina Lukas Plancker dla lia culturela Tublà da Nives.
09.05.2011
Concerto con strumenti a percussione
Am 26. September 2010 wurde der “Tublà da Nives” feierlich eingeweiht. Wolkensteins
Autoritäten beim traditionellen Bandschnitt. Von links nach rechts:
EX-Bürgermeister Roland Demetz, Bürgermeister Dr. Peter Mussner,
Gemeindereferent Prof. Dietrich Mussner (+) und Landesrat Dr. Florian
Mussner
tlo iel cultura
Contatto
Associazione culturale Tublà da Nives
Via Nives 6
39048 Selva, Val Gardena
Italia
P. I.V.A.: 94116900211
info@tubladanives.it
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